La festa del sacerdozio ministeriale

La solenne celebrazione della Messa Crismale di Giovedì Santo

Si è celebrata Giovedì Santo presso il Santuario di Nostra Signora di Fatima in San Vittorino Romano la Messa Crismale. Insieme al Vescovo hanno concelebrato il clero tiburtino e quello prenestino, circa 200 tra sacerdoti, religiosi e diaconi. Nella “festa del sacerdozio ministeriale” la comunità diocesana si è radunata attorno ai propri sacerdoti per rende grazie a Dio in modo particolare per il dono del sacerdozio ministeriale, per quanti, Vescovo e presbiteri, per pura grazia «siamo stati chiamati – ha detto monsignor Parmeggiani nella sua omelia – ad ungere il popolo con la nostra vita offerta a Dio e ai fratelli affinché ogni uomo e ogni donna possa, anche grazie al nostro ministero, vivere il proprio sacerdozio comune dei fedeli là ove è chiamato ogni giorno a profumare di Cristo il mondo».

Il Vescovo ha quindi ricordato la corresponsabilità con i laici nell’opera evangelizzatrice della Chiesa, in un tempo non facile, che richiede ai sacerdoti una profonda ed intensa vita spirituale, che il Vescovo ha definito «una nuova conquista, una nuova meta da raggiungere ogni giorno». «In questo tempo – ha detto il Vescovo – dobbiamo dunque aiutarci – popolo fedele e presbiteri, presbiteri e popolo fedele – per “santificare il tempo” ovvero stabilire in esso delle priorità. Nel tempo di ogni presbitero deve infatti esserci uno spazio essenziale che è quello della liturgia che edifica la comunità; poi un tempo per guidare la comunità dei figli di Dio nei vari modi che ci sono richiesti e infine un tempo per riposare». Monsignor Parmegginai ha quindi evidenziato gli elementi essenziali che sostengono la vita del sacerdote: il rapporto con la Parola e il rapporto con la liturgia, «ed infine per una vita spirituale autentica occorre che ci sia raccordo tra il nostro ministero e la vita umana».

«Occorre leggere, andare alle fonti, sapersi riposare e ricreare con intelligenza. Per una buona qualità della vita è poi importante l’esercizio delle relazioni, direi l’ascesi delle relazioni» con i confratelli e con i laici, ha concluso il Vescovo. Con il rinnovo delle promesse sacerdotali e la benedizione degli oli si è compiuta questa solenne celebrazione. Sono stati ricordati i sacerdoti che festeggiano particolari anniversari, quelli malati e coloro che sono deceduti. Infine un saluto particolare è stato rivolto al rettore del santuario, padre Silvano Porta omv, che sarà trasferito a Pinerolo.

Maria Teresa Ciprari