La giornata del migrante a Villalba di Guidonia

Domenica 24 settembre 2023 la Chiesa ha celebrato la 109a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Una giornata di preghiera e di riflessione per una realtà che diventa sempre di più una sfida del nostro tempo. Per noi nella chiesa tiburtina e prenestina la celebrazione è stata anticipata al pomeriggio di sabato 23 settembre nella parrocchia Santa Maria Goretti di Villalba di Guidonia, dove si tengono durante tutto l’anno pastorale diverse attività a favore dei migranti e rifugiati presenti nelle nostre comunità. L’incontro si è svolto in tre momenti: un momento culturale di riflessione e condivisione di esperienza, la liturgia eucaristica e la cena multiculturale. Dalle 16 alle 17.30, nel salone parrocchiale si è tenuta una tavola rotonda intorno al tradizionale messaggio del Papa in occasione di questa giornata.

Il tema che papa Francesco ha scelto quest’anno per questa ricorrenza è «Liberi di scegliere se migrare o restare». Dopo la lettura del messaggio, il Direttore diocesano dell’ufficio pastorale Migrantes di Tivoli e di Palestrina, don Denis Kibangu Malonda, ha tenuto una relazione per commentare ed esporre la situazione particolarmente rispetto alla presenza dei migranti e rifugiati del nostro territorio.

Sono intervenuti poi, portando la propria esperienza, alcuni partecipanti: migranti, operatori pastorali, assistenti sociali e professionisti che si impegnano nella realtà migratoria. Tutti hanno ribadito la necessità di un atteggiamento di accoglienza e di solidarietà per chi arriva da noi per cercare onestamente una vita migliore. Alle 18 i partecipanti alla giornata si sono uniti alla comunità parrocchiale per celebrare la liturgia domenicale per i migranti e rifugiati.

Ad animare la liturgia sono venuti i seminaristi del Pontificio Collegio Urbano de Propaganda Fide di Roma. Al termine della Messa tutti i presenti sono stati invitati a condividere una cena con pietanze italiane, rumene, ucraine, africane e latino-americane. Tutti quanti siamo chiamati dal Signore ad adoperarci alla costruzione di una società più giusta che annunzia che il Signore è Padre di noi tutti.