La Madonna del giglio solennemente celebrata ad Affile

Il 3 agosto 1759 Affile fu scosso da un violento terremoto che costrinse la popolazione a mettersi in salvo in aperta campagna. Mentre uscivano dall’abitato, un gruppo di affilani si fermò davanti un’edicola della Madonna in angosciosa preghiera.

Davanti all’immagine c’erano alcuni gigli, ormai secchi. Proprio durante la preghiera i gigli rifiorirono e il terremoto cessò. Ancora più sconvolgente fu l’episodio di una bambina, muta dalla nascita, che pregando davanti la Madonna riacquistò la parola. A ricordo di quegli avvenimenti, fu eretta dal popolo di Affile la cappella che ammiriamo ancora

oggi e dove è riposta la bellissima statua lignea della Madonna del Giglio. Da quel giorno, sono passati 262 anni, mai è venuta meno la devozione degli Affilani, che la venerano come protettrice del paese insieme alla patrona santa Felicita.

E da quel lontano giorno, ogni prima domenica di agosto, si snoda la solenne processione tra un’imponente folla nella quale sono presenti anche quegli Affilani che ritornano dai luoghi più lontani per salutare e onorare la “loro” Madonna.

Come sappiamo sono due anni che la tradizionale processione non si svolge causa pandemia.

Ma anche in questo periodo la Madonna è stata onorata. Domenica 1° agosto, Sua Eccellenza monsignor Mauro Parmeggiani, vescovo delle diocesi di Tivoli e di Palestrina, ha presieduto la celebrazione eucaristica insieme al parroco di Affile don Enrico Emili e altri sacerdoti, nella gremitissima piazza San Sebastiano.

Il rito si è svolto nel pieno rispetto delle norme anti Covid.

Nella sua omelia, il Vescovo ha invitato i fedeli, in particolare i giovani, a guardare a Cristo come autentico pane di vita, fonte della vera gioia contro ogni effimera illusione materialistica.

Nella solennità della Madonna del Giglio, il nostro pastore ha sollecitato i presenti a un concreto cammino di fede, imitando Maria, contro un vuoto devozionismo.

Ha implorato la protezione della Vergine per il popolo di Affile e a Lei ha affidato le famiglie, i malati, i disoccupati, i giovani, futuro, ma anche presente della Chiesa. Ha ringraziato quanti hanno collaborato alla riuscita dell’evento e ha dato appuntamento al prossimo anno, nella speranza, affidata all’intercessione di Maria, di un ritorno alla normalità.

Maurizio Proietti