La Madonna del Rosario celebrata a Palestrina

Lo scorso venerdì 29 settembre, nella festività degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, hanno avuto inizio, nella parrocchia di S. Agapito martire, i festeggiamenti in onore della Madonna del Rosario.

Alla presenza di numerosi associati della Confraternita, è stato recitato il Santo Rosario al quale è seguita la celebrazione della santa Messa presieduta dal parroco, don Ludovico Borzi, il quale durante la sua omelia, riprendendo una citazione del poeta e drammaturgo francese Paul Claudel, ha ricordato che il Rosario è Maria in persona che si pone tutta tra le nostre dita perché ci serviamo di Lei. Al termine si è svolta la Processione piccola in piazza Regina Margherita con successiva Intronizzazione della statua della Madonna con recita dell’atto di affidamento alla Vergine.

Domenica 1° ottobre poi il vescovo Mauro ha presieduto la Celebrazione solenne alle 18 e la successiva Processione per le vie della parrocchia con la consueta benedizione conclusiva in piazza Regina Margherita.

Mons. Parmeggiani ha ricordato che questa festa trae origine dalla visione che nel 1212 ebbe san Domenico di Guzman, quando vide la Madonna consegnargli il Rosario come preghiera per combattere le eresie e poi ha fornito ai numerosi fedeli presenti una lettura spirituale, ricordando che la preghiera del Rosario è una preghiera spiccatamente contemplativa, come affermato da Giovanni Paolo II nella Rosarium Virginis Mariae.

Anche se a molti può sembrare una preghiera noiosa e monotona quelle parole scandite lentamente somigliano in realtà alle parole di affetto che si scambiano gli innamorati, mentre le recitiamo siamo invitati a guardare a Cristo con atteggiamento contemplativo, con gli occhi ed il cuore di sua Madre, la sua prima discepola, con gli occhi amorevoli con i quali ogni mamma guarda il proprio figlio e si mette al suo servizio.

Giovanni Paolo II affermava: «questa preghiera tradizionale ha la semplicità di una preghiera popolare, ma anche la profondità teologica di una preghiera adatta a chi avverte l’esigenza di una contemplazione più matura. A questa preghiera la Chiesa ha riconosciuto sempre una particolare efficacia, affidando ad essa, alla sua recita corale, alla sua pratica costante, le cause più difficili. In momenti in cui la cristianità stessa era minacciata, fu alla forza di questa preghiera che si attribuì lo scampato pericolo e la Vergine del Rosario fu salutata come propiziatrice della salvezza».

Giovedì 5 ottobre, infine, padre Steiner, priore di Santa Maria sopra Minerva, ha tenuto una conferenza sul Rosario nella storia e nella spiritualità. Per tutto il mese di ottobre, mese del Rosario, è prevista ogni sera alle 18.30 la recita del Santo Rosario.

Giada Leonelli