La piazza della Repubblica di Roviano è dominata dalla chiesa della Madonna del Santo Rosario, il cui culto, tanto caro al popolo rovianese, nasce nel lontano 1867, quando, durante un’epidemia di colera, le preghiere di intercessione a Lei rivolte salvarono molti abitanti. La statua della Madonna, originariamente posta nella chiesa di San Giovanni Battista Decollato, venne trasferita in una chiesetta dedicata a Sant’Antonio fino al bombardamento del 1944, anno in cui l’edificio sacro venne distrutto. Recuperata la statua, l’allora parroco monsignor Mario Sargenti manifestò al popolo il desiderio di costruire una grande chiesa e di dedicarla proprio alla Vergine del Santo Rosario, come segno di ringraziamento per la protezione elargita al paese nei giorni più bui del conflitto mondiale.
Il popolo si mobilitò per realizzare il nuovo centro di culto, fornendo concretamente manodopera e rendendo vivo il progetto dell’amato sacerdote, il quale, secondo i racconti degli anziani, andava ogni sera di casa in casa per reclutare i membri delle famiglie che avrebbero lavorato il giorno dopo nel “cantiere di tutti”. Il 29 marzo del 1947 il vescovo Monsignor della Vedova pose la prima pietra e da quel giorno una pietra dopo l’altra, con il duro lavoro di ogni famiglia e la preghiera della comunità, in soli quattro anni la chiesa fu edificata, divenendo l’elemento architettonico centrale della piazza principale e il fulcro della vita religiosa della comunità di Roviano. Costituita da tre navate con tetto a capriate, presenta tre altari dedicati rispettivamente a sant’Anna, al Sacro Cuore e alla Madonna del Santo Rosario. Accogliente e grandiosa ospita opere diverse e significative, segno dell’evolvere del tempo e dell’attenzione che i parroci hanno profuso nella cura della casa del Signore. Nel 1982 vi sono stati realizzati due affreschi ad opera del pittore tedesco M. Dietrich. In occasione del grande Giubileo del 2000, l’artista ligure Vittorio Venturelli ha realizzato nell’abside un mosaico monumentale e luminoso raffigurante la discesa dello Spirito Santo. Al momento sono in restauro le splendide vetrate che abbelliscono la facciata principale, un intervento che conclude i lavori di rimozione dell’amianto, del rifacimento del tetto e restauro delle facciate che hanno interessato l’edificio nell’ultimo anno e che sono stati possibili grazie alla tenacia dell’attuale parroco, padre Adam Otrebski CR, della Congregazione della Risurrezione.
La comunità onora la Madonna del Rosario nella prima domenica di ottobre, una festa che tradizionalmente segna la fine del periodo estivo e il ritorno alla vita e alle attività quotidiane: infatti oltre alla Santa Messa e alla processione in onore di Maria Regina del Santo Rosario, la festa prevede, fra le varie attività, “l’abbruciamento della Pupazza”, caratteristico fantoccio di cartapesta, realizzato a mano dal gruppo dei “Pupazzari”, che tramandano con la loro opera questa tradizione tanto gradita a grandi e piccini.
La grande chiesa di Roviano, amato tempio, vivaio delle attività della parrocchia e della comunità, ha mantenuto un legame speciale con il suo ideatore: nel 2002, sotto la navata sinistra, è stata traslata la salma di mons. Mario Sargenti, parroco dal 1935 al 1972, che ora dorme in quel luogo che con tanta determinazione è riuscito a costruire per i suoi rovianesi.
Sarah Innocenzi