Con grande partecipazione popolare e nella commozione generale di tutti, la comunità di Casape ha avuto l’onore e il privilegio di ospitare, il 22 e il 23 Giugno, la Madonna Pellegrina di Fatima.
Accompagnata dalle suore oblate e da don Michele del Santuario di San Vittorino, la Statua tanto attesa è arrivata nel primo pomeriggio di Sabato ed è stata accolta, adornata di fiori e portata in processione lungo le vie addobbate con bandierine e stendardi, verso la Chiesa parrocchiale, con una breve sosta presso l’edicola di Maria Custodia Nostra, Patrona di Casape, nel centro storico del paese.
Dopo la catechesi e la recita del Rosario, don Michele ha celebrato la Messa. La sera, ci siamo ritrovati per la veglia Mariana animata da suor Maria Rosa e suor Milena in un clima di grande raccoglimento e preghiera. Purtroppo, il giorno della partenza è arrivato troppo in fretta e, domenica mattina, dopo la Messa officiata dal viceparroco don Viateur e da don Mauro, la Madonna di Fatima, sotto una cascata di petali bianchi, è stata accompagnata processionalmente verso la macchina che l’avrebbe riportata via. Lungo il tragitto una folla commossa ha intonato i canti mariani della tradizione popolare e, baciandoLa, ognuno ha potuto portare via con sé un piccolo fiore bianco simbolo di tutte le preghiere e le grazie a lei richieste.
Per questa piccola comunità sono stati due giorni meravigliosi vissuti con grande devozione e, guardandoLa partire, Le abbiamo dato appuntamento al prossimo anno.
Laura Lanciani
Ripresa di una tradizione
Nell’immediato dopoguerra, su iniziativa promossa dalla Chiesa francese, si diffuse in Italia la Peregrinatio Mariae, inizialmente a livello locale (famosa è quella organizzata dalla Diocesi di Milano tra il 1947 e il 1949), e poi a livello nazionale. Nata come forma di ringraziamento alla Madonna per la fine della Seconda Guerra Mondiale, è sempre stata seguita con grandissima partecipazione emotiva. Nella Peregrinatio Mariae, è la Madonna stessa che si fa “missionaria”, andando incontro ai suoi figli. Maria “entra” nelle nostre case e ci presenta il Vangelo, portando alla predicazione, alla confessione, alla celebrazione eucaristica, insieme a manifestazioni come la processione, che raffigura un popolo in cammino che prega, canta e si rivolge a Maria Santissima, ognuno con le proprie attese che porta nel cuore affinché le presenti a suo Figlio Gesù. È tradizione per i Padri Oblati di Maria Vergine e le Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima partecipare e organizzare missioni popolari e mariane. A Casape, il 22 e 23 giugno si è colta l’occasione per riprendere dopo tanto tempo queste manifestazioni, così care e fruttuose per il popolo di Dio. Il pellegrinaggio, in preparazione al Giubileo del 2025, porta con sé un messaggio di speranza e fiducia, incarnando il tema giubilare “Pellegrini di Speranza”. Il Simulacro della Vergine Maria di Fatima è stato portato a Casape da Padre Michele Babuin, rettore del Santuario N.S. di Fatima – San Vittorino, insieme a Suor Maria Rosa e Suor Milena della comunità delle Suore Oblate e dai collaboratori del Santuario.
Le due giornate mariane sono state animate da momenti di preghiera e affidamento alla Madre di Dio, coinvolgendo la comunità parrocchiale e radunando persone di tutte le età. Il titolo del Giubileo, “Pellegrini di Speranza”, riflette il messaggio di fiducia e speranza che la peregrinazione della Madonna di Fatima porta con sé. La figura della Vergine Maria, in questo itinerario spirituale, ci ricorda la sua disponibilità al progetto di Dio e ci ispira a essere pellegrini di speranza in tutte le circostanze della nostra vita, sapendo che il Signore continua a ripetere a ciascuno: “Non temere, perché hai trovato grazia presso Dio”. E così le parole della Vergine a Fatima: “Non temere, il mio Cuore Immacolato sarà la via che ti condurrà a Dio”.
Questo pellegrinaggio non è stato solo un momento di devozione personale, ma un’opportunità per la comunità parrocchiale di rinnovare la propria fede e riscoprire il vero significato della speranza cristiana. Attraverso la preghiera, la riflessione e la condivisione fraterna, i fedeli hanno accolto l’invito di Maria a Cana: “Fate tutto quello che vi dirà”, invito che trova nel Messaggio di Fatima l’urgenza della conversione affinché il mondo ritrovi la via della vera pace e della fraternità.
Enrica Maccio, omvf