Domenica 1° maggio il tradizionale arrivo della Beata Vergine delle Grazie
L’evento tiburtino più sentito dalla popolazione è l’arrivo nella cattedrale di Tivoli dell’Icona della Vergine di Quintiliolo nella prima domenica di Maggio. Fino al XVI sec. la Vergine lasciava il santuario di Quintiliolo solo in rari casi e per situazioni eccezionali; in tali circostanze l’icona sostava nella chiesa della Madonna del Ponte, posta davanti ai templi dell’Acropoli tiburtina ed ai margini dell’orrido scavato dall’Aniene. Successivamente, per la precisione nel secolo del Barocco, iniziò l’abitudine di portarLa nella cattedrale di San Lorenzo il 1° maggio di ogni anno e di ricondurLa al santuario la prima domenica di agosto.
La data del 1° maggio fu mantenuta fino al 1823, poi fu spostata alla prima domenica di questo mese. Anche papa Gregorio XVI nel 1834 assistette alla processione. Sotto questo pontefice furono realizzati i cunicoli Gregoriani traforando il Monte Catillo.
All’interno di questi cunicoli da poco inaugurati transitò nel maggio del 1835 la processione che accompagnava a Tivoli la Madonna di Quintiliolo. Il perché la Vergine resta esposta all’adorazione dei fedeli dalla prima domenica di maggio alla prima di agosto si deve ricercare come sempre nel passato: essendo costantemente invocata dagli agricoltori affinché proteggesse i loro raccolti, la Madonna di Quintiliolo da costoro era venerata come Madonna dell’Abbondanza.
Proprio per pregarla meglio avendola dentro Tivoli, i contadini ottennero nel lontano 1679 di far in modo che la sacra icona “soggiornasse” nella cattedrale tiburtina proprio nei mesi estivi decisivi per un buon raccolto da cui dipendeva tutto il loro reddito. Attualmente la sacra icona lascia il santuario la mattina presto su una macchina processionale “leggera” in cedro del Libano, trasportata dai boatteri o butteri (conducenti dei buoi) ed accompagnata dal rettore del Santuario e dai fedeli. Arriva poi all’Arco trionfale, situato non lontano dall’ingresso della Villa Gregoriana, accolta dal tradizionale sparo di maggio sul Monte Catillo annunciante alla popolazione il Suo arrivo. Qui ad attenderla è anche il Vescovo, e il parroco della Cattedrale che deve prenderLa in consegna dal rettore del Santuario.
Il ritorno della Madonna al Suo Santuario avviene tradizionalmente sempre la mattina presto della prima domenica di agosto, in forma meno solenne ma non per questo meno emozionante: secondo la tradizione i butteri, che trasportano la macchina processionale, camminano in fretta poiché la Vergine vuole tornare “a casa Sua” quanto prima.
Daniele Masciadri