Il Vescovo: «Siamo una comunità che ha come legge quella dell’amore, un popolo chiamato alla testimonianza a Cristo, Re e Signore dell’universo»
Nella mattina di Giovedì Santo, 17 aprile, presso il santuario di San Vittorino Romano il vescovo Mauro ha presieduto la solenne Messa crismale, con tutto il clero di Tivoli e di Palestrina. All’interno del santuario, a causa della pioggia battente, si è snodata la lunga processione di casule bianche, aperta dai diaconi permanenti, che ha condotto i sacerdoti a baciare l’altare e prendere poi posto nelle numerose file di banchi loro riservati. Un grande momento di unità per la nostra Chiesa, al quale hanno partecipato numerosi fedeli, raccolti attorno ai loro pastori nel giorno in cui hanno rinnovato le promesse sacerdotali. La liturgia si è svolta in un clima di grande raccoglimento, accompagnata nel canto dal coro diocesano diretto da suor Alessia Pantaleo e da Emanuele Orati.
Il Vescovo ha ricordato i sacerdoti che hanno terminato il loro viaggio terreno nell’anno ed ha pregato per quanti celebrano particolari anniversari in questo 2025. Ha iniziato la sua omelia con una invocazione: «“O Padre, che hai consacrato il tuo unigenito Figlio con l’unzione dello Spirito Santo e lo hai costituito Messia e Signore” (Colletta della Messa Crismale) aiutaci a penetrare con l’intelligenza che viene da Te nella realtà dei gesti che in questa liturgia, unica durante l’anno, noi compiamo!». Eccezionale ed estremamente ricca questa celebrazione che ha fatto vedere la bellezza dell’unità, l’armonia diocesana, la corresponsabilità nel guidare e servire guardando all’esempio di Gesù. «Il Messia – ha detto il Vescovo – è un uomo, anzi l’uomo per eccellenza, che in virtù dell’incarnazione è stato “unto di Spirito Santo” sicché in lui inabita la pienezza della divinità (Col 2,9); una inabitazione così piena che trabocca fino a raggiungere anche tutti noi che, vivendo della sua stessa vita, diventiamo partecipi della natura divina». Mons. Parmeggiani ha poi condiviso alcune riflessioni sugli oli, benedetti durante la celebrazione, «Oli sopra i quali invocheremo l’energia dello Spirito per aiutarci a camminare insieme sulla stessa strada». Concludendo il Vescovo ha concentrato la riflessione su Gesù, «il segreto della nostra fedeltà e della nostra felicità». Dopo l’omelia diaconi e sacerdoti hanno rinnovato le promesse della loro ordinazione.
Maria Teresa Ciprari