La chiesa di San Giovanni Battista di Cineto Romano, eretta inizialmente con un’unica navata, nel 1641 assunse l’attuale conformazione a tre navate: al centro spicca la tela raffigurante San Giovanni Battista nel deserto (V. Manenti 1600-1674 di Orvinio). Nel pilastro centrale vi è il busto bronzeo del cardinale Giustini (1854-1937) esposto nel ’27.
La navata di destra ospita gli altari di: san Rocco, sant’Agata, s. Andrea e s. Antonio da Padova. Nell’altra navata sono gli altari della Madonna, della Crocifissione, san Luigi e san Giovanni. Molto bella è la tela della Madonna in trono con Bambino e santi (‘600/‘700). Nel 1933 su 2 facciate del nuovo campanile furono raffigurati i patroni s. Giovanni e s. Agata (G. Ciotti). Dal 1580 furono istituite le Confraternite del Ss.mo Sacramento, del Rosario e di s.Agata, poi sciolte. Attualmente esistono gruppi di preghiera ispirati a s. Dorotea e alla Madonna e i comitati annuali per i festeggiamenti di s. Antonio e dei santi patroni.
La chiesa di Santa Maria delle Grazie risale a papa Gregorio Magno (590-605) e al monaco benedettino Severo (Esarchi di Ravenna) che attratto dal luogo, decise di edificare la chiesa con un’unica navata. Nel 930 venne donata ai Benedettini e poi devastata dai Saraceni Si narra che Francesco d’Assisi la riedificò, dedicandola a S. Maria delle Grazie; vi istituì un convento per i frati, soppresso da papa Innocenzo X. Nel 1756 l’edificio assunse l’aspetto attuale, con una nicchia che custodiva un’antica statua della Madonna trafugata nel 1981 e restituita nel 2013 dai Carabinieri. Nel 2018 l’Ass. culturale “il segnalibro” l’ha fregiata di una lunetta bronzea mariana disegnata dallo scultore Alessandro Romano. Leggenda vuole che verso l’anno 1800, a Cineto un ragazzo vide s. Agata lasciare impressa l’impronta della mano sulla pietra, da allora, il 5 febbraio, si fa festa in suo onore. Altre tradizionali feste parrocchiali sono: 29/30 agosto san Giovanni e la Madonna del Carmelo, 6 febbraio santa Dorotea, 13 giugno sant’Antonio di Padova e 16 agosto san Rocco. L’attuale parroco don Kedvin Roque ha commissionato al pittore Edwin Miranda il dipinto Gloria della Risurrezione, (cm165x260) in cui Gesù, circondato di angeli, apre il Cielo ai Giusti che aspettavano la Risurrezione nel seno di Abramo (in basso a sin.); Cineto è delineato dal Battista che bacia Gesù. L’Angelo sostiene la Croce che salva la Terra.
Maria Cristina Nunziati