Solidarietà che unisce e colma le distanze, attraverso generosità ed empatia
La solidarietà può essere un’arma veramente straordinaria in grado di unire le persone e colmare le distanze che rendono difficile il progresso umano. Ecco perché è opportuno che la solidarietà parta anche da ognuno di noi, che diventi parte del nostro vivere e che, soprattutto, ci spinga a riconoscere le ingiustizie che vivono le categorie più a rischio come i poveri, i malati, i bambini e gli anziani; essere più generosi ed empatici affinché le problematiche degli altri non siano solo degli altri, ma siano interpretate come uno svantaggio, un limite e un danno dell’intera comunità perché gli altri siamo noi.
Essa riguarda la nostra vita quotidiana, perché molte volte ci capita di avere un amico, un parente o una qualsiasi persona, che ha bisogno del nostro sostegno o del nostro aiuto. Ma non solo. Anche i problemi che non ci riguardano direttamente sono problemi che possiamo cercare di risolvere in tutti i modi possibili.
A tal proposito ci fa piacere ricordare che, in questo particolare e difficile momento che il nostro Paese sta vivendo, oltre agli interventi dello Stato per le famiglie in difficoltà, in tutto il territorio Diocesano, seguendo l’invito del nostro Vescovo, si sono attivate persone volontarie per animare la solidarietà attraverso la raccolta alimentare in collaborazione con le realtà commerciali del territorio, così da permettere a chi è in difficoltà di vivere le festività natalizie nel modo più dignitoso possibile. È giusto quindi che la comunità sappia in quale misura tutti hanno partecipato e come anche la più piccola offerta devoluta sia stata fondamentale al raggiungimento degli obiettivi.
Nella giornata di sabato 14 dicembre sono stati raccolti generi alimentari che saranno distribuiti alle famiglie in difficoltà economica attraverso la preziosa collaborazione delle Caritas parrocchiali. Per quello che facciamo non dobbiamo aspettarci ricompense, ma solo la soddisfazione di aver aiutato una famiglia a vivere meglio, poiché tutti hanno il diritto di vivere dignitosamente. Gli alimenti raccolti: pasta/riso kg. 300; passata di pomodoro kg. 100; latte lt. 80; legumi in barattolo n. 250 pezzi; tonno in scatola n. 130 pezzi; biscotti in scatola n. 200 pezzi. Ed altro ancora tra zucchero, farina e saponi.
Fabio Leggeri
direttore Caritas Diocesi Palestrina