La Serenata a Maria, momenti intensi di preghiera per la comunità di Subiaco

«Tu donna, madre, figlia, discepola». È questa l’invocazione che ha guidato la serata con la quale la comunità di Subiaco si è preparata alla festa dell’Assunzione di Maria. Martedì 13 agosto nella piazza di Santa Maria della Valle si è elevata la preghiera del Rosario accompagnata da canti eseguiti da un coro di 30 elementi, con video che hanno richiamato la storia di Maria e brani che hanno aiutato a meditare in profondità i misteri della vita di Maria, dal suo “eccomi”, fino alla sua assunzione in cielo, passando per il mistero della croce e abitando il cenacolo nella Pentecoste. Maria è stata assunta in cielo come Regina, ma non ha smesso di essere madre.

Ogni donna, ogni madre che dona vita è icona luminosa di Maria che ha vissuto la logica del “donare per amore”. Significativo in questa cornice di riferimento il momento nel quale Ilaria, una giovane mamma, ha danzato insieme alla sua piccola Luce, nata appena 15 giorni prima, con a fianco Riccardo.

La danza si è conclusa con il gesto della presentazione dinanzi al quadro di Maria, caro alla tradizione sublacense, di questa nuova vita. La comunità di Subiaco ha contemplato Maria scoprendola come modello di fede e di vita.

Un momento intenso di preghiera con l’ascolto attento, il canto, le immagini, la danza, tutto vissuto con il cuore abitato dalla fede. Così dopo qualche anno, nella comunità di Subiaco è tornata Serenata a Maria, momento iniziale dei festeggiamenti secondo l’antica tradizione, con il momento dell’incontro delle immagini di Gesù Salvatore e di Maria e l’Inchinata al grido di «Misericordia!».

Maria sale al cielo, incontra suo figlio e come madre intercede per i suoi figli rimasti sulla terra. È un tesoro prezioso della tradizione religiosa da custodire, alimentare perché sia sempre più momento di vera fede. E Serenata a Maria ha voluto segnare l’inizio di questi giorni così intensi.

Gianluca Zelli