La solennità del Ss.mo Corpo e Sangue di Cristo a Tivoli

Tra divieti di assembramento e obbligo delle distanze interpersonali, le ricorrenze liturgiche di questo 2021 hanno assunto inevitabilmente un tono più raccolto e discreto. Anche il Corpus Domini ha dovuto cedere ai protocolli sanitari con l’annullamento della tradizionale processione lungo le vie del centro storico. Ma nel duomo di San Lorenzo si è respirata comunque un’atmosfera più distesa e solenne. Grande l’affluenza di fedeli, religiosi, gruppi di preghiera (tra cui gli adoratori perpetui della città di Tivoli) riuniti festosamente intorno alla mensa di Gesù, nella solennità che sottolinea la sua Presenza reale nel pane e vino consacrati. La celebrazione avvenuta nel pomeriggio di domenica 6 giugno, presieduta dal nostro Vescovo Mauro, può essere definita un “secondo tempo” che la liturgia della Chiesa dedica all’eucarestia. Il primo – ha spiegato mons. Parmeggiani nell’omelia a braccio – è rappresentato dal Giovedì Santo, giorno nel quale si legge il Vangelo della lavanda dei piedi di san Giovanni. Nella solennità del Corpo e Sangue del Signore la Parola proclamata è invece quella dell’ultima cena. Le due dimensioni si integrano a vicenda. Il mistero dell’Eucaristia è «Gesù che si spezza per noi», come il pane dato agli apostoli e al tempo stesso chiamata all’amore fraterno, ad imitazione del Dio disceso in terra per servire e donare la salvezza. L’invito è per noi oggi quello di adorare Gesù nella nostra vita e di portarlo nel mondo come “ostensori viventi”.

Antonio Marguccio