L’antico rito dell’ Inchinata si svolge a Tivoli la sera del 14 agosto quando, nella notte dell’ Assunzione di Maria, il Trittico del Ss.mo Salvatore (sec XIII) viene portato in processione dalla Cattedrale verso la chiesa di Santa Maria Maggiore, per incontrare l’immagine della Madonna delle Grazie (sec XIII) qui custodita.
Il percorso del corteo nella città è caratterizzato da tre tappe. La prima al Ponte Gregoriano, sul fiume Aniene, dove vengono benedette le acque e si getta una fiaccola tra di esse. Era questo infatti il luogo delle inondazioni e della difesa della città: Gesù, Luce del mondo, illumina e disperde le tenebre della morte.
Si procede poi verso l’ Ospedale San Giovanni Evangelista, dove si sosta in preghiera, “sulla soglia del dolore”, ricordando che il Signore ci ha liberato dal peccato prendendo su di sé il male del mondo, facendosi così vicino soprattutto nei momenti difficili di malattia e di morte. Si arriva infine nella piazza antistante la chiesa di Santa Maria Maggiore, dove avviene l’ incontro tra Maria e il Signore che accoglie nelle sue braccia la Madre morente. Le due macchine processionali vengono fatte inchinare mentre il popolo invoca «Misericordia! Misericordia!». L’Inchinata si rinnova anche la mattina del 15, dopo la Messa nella solennità di Maria Ss.ma Assunta.
Maria è la Donna che con umiltà e fede ha vissuto compiendo la volontà di Dio, si è messa alla sequela di Gesù Cristo e anche nell’ultimo incontro ha affidato tutta se stessa nelle Sue mani.
Sul suo esempio cerchiamo di riflettere riguardo il nostro cammino, la nostra volontà di accogliere la fede e di condividerla nel servizio al Signore, per raggiungere anche noi la pienezza di vita e tra le braccia di Gesù, trovare aperte le porte del Paradiso.
Paola Palombi