Subito dopo l’incontro del 25 aprile scorso con Papa Francesco in Piazza San Pietro, è iniziata la 18° Assemblea Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana. Dal pomeriggio del 25 alla mattina del 28 aprile, quasi 650 delegati da quasi tutte le Diocesi italiane, più molti uditori ed ospiti, si sono incontrati presso la Fraterna Domus di Sacrofano, e tra di loro anche i delegati delle associazioni diocesane di Tivoli e di Palestrina.
Dopo i saluti ed i primi adempimenti formali, i lavori sono iniziati con la relazione del Presidente Nazionale Giuseppe Notarstefano, che ha tracciato una sintesi del lungo triennio associativo, esprimendo gratitudine al Signore ed esortando ad avere “coraggio” e a “riprendere il largo”.
Significativi sono stati gli interventi del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, che ha evidenziato «la presenza, l’impegno, la testimonianza di comunione e fraternità» dell’associazione, «affinché il seme del Vangelo continui a germogliare nella vita delle persone e nella società», e del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, che è tornato sull’immagine dell’abbraccio, già rimarcata da papa Francesco nell’incontro iniziale, “l’abbraccio che ci unisce ai poveri”, “che unisce le persone e vince e libera”.
Con profonda gioia si è appreso, dalle parole del cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, che nel 2025 si prospetta la canonizzazione del Beato Piergiorgio Frassati, figura profondamente legata all’Azione Cattolica e in particolare ai giovani.
L’Assemblea Nazionale ci ha consegnato un’immagine di partecipazione intensa ed entusiasmante, caratterizzata dalla consueta gioia del ritrovarsi e dell’inizio di nuove conoscenze, da uno stile democratico vivo e intergenerazionale, evidenziato anche dalla bassa età media dei delegati. Lo si è colto dagli interventi degli adulti, dai tanti emendamenti presentati dai giovani e dagli adolescenti, dalle parole dei bambini e dei ragazzi che hanno ribadito che anche sui più piccoli l’AC e la Chiesa tutta possono contare.
A loro gli adulti devono saper assicurare il proprio accompagnamento.
Questo lavoro condiviso tra adolescenti, giovani e adulti è il valore aggiunto che l’Assemblea restituisce alle nostre diocesi: un’AC che aiuti a far sentire la Chiesa sempre più di tutti e per tutti, andando fuori per raggiungere i lontani, in grado di saper annunciare la gioia del Vangelo. Una Chiesa in cui siamo chiamati a volerci bene reciprocamente, anche quando non ci conosciamo, ed in questo volersi bene, scoprire il volere il bene degli altri, il voler bene al bene comune, in cui dare con generosità il contributo dei laici.
Mauro Ciaffi,
Presidente diocesano Ac Tivoli
Fulvio Romani,
Presidente diocesano Ac Palestrina