L’apertura del nuovo anno pastorale al santuario di San Vittorino Romano

Si è tenuto domenica 24 settembre a partire dalle 15.30 il convegno di apertura dell’anno pastorale 2023-2024 presso il santuario Nostra Signora di Fatima in San Vittorino Romano.

Un intenso pomeriggio durante il quale si son susseguiti numerosi interventi. Durante la preghiera dei vespri il Vescovo Mauro ha spiegato il brano dei discepoli di Emmaus, icona di questa seconda fase del Cammino sinodale, “incontro della sera di Pasqua”, dove fede pasquale ed esperienza eucaristica si spiegano a vicenda, momento nel quale Gesù annuncia la Pasqua ed esprime da fratello ed amico un giudizio che fa luce «stolti e tardi a capire» dice ai due in cammino verso Emmaus, ed i loro cuori dopo l’incontro col risorto ricominciano ad ardere! Questo restituisce il senso della seconda tappa, la “fase sapienziale” del cammino sinodale delle chiese in Italia, caratterizzata dal discernimento operativo.

Al termine della preghiera, animata nel canto da sr. Maria Alessia Pantaleo, Manuele Orati e alcuni membri del coro diocesano, mons. Parmeggiani ha introdotto il tema del pomeriggio di studio “formarsi alla fede e alla vita”, partendo dalla lettera pastorale Perché il cuore arda.

Ha quindi chiarito la scelta della “costellazione” denominata formarsi alla fede a alla vita fra le 5 proposte dalla Cei per questa seconda fase del cammino sinodale. L’intervento del Vescovo si è articolato in tre punti: spiegare cosa è la fede, dimostrare che fede e vita vanno insieme e dare indicazioni sulla formazione alla fede e alla vita. Partendo dalla considerazione di Benedetto XVI «la fede cristiana è una vita non una idea» ha messo in evidenza l’importanza della comunità nel comunicare il dono della fede e la chiamata dei credenti alla “coesistenza”.

È seguito l’intervento di don Gianluca Zelli, che ha presentato la nota pastorale Cristiani non si nasce ma si diventa, sottoposta ad alcune revisioni nello stile e nelle tappe del cammino dopo il confronto con parroci, catechisti ed alcune famiglie, per una iniziazione ai sacramenti “per” la vita cristiana nello stile della pastorale integrata.

Don Daniele Masciadri ha quindi introdotto la mistagogia, “condurre alla comprensione del mistero”, presentando con la dott.ssa Costanza Capitani e don Paolo Ravicini la nuova nota C’è qui un ragazzo, uno strumento per quanti si occupano dei ragazzi che hanno appena celebrato i sacramenti e scelgono di continuare a camminare insieme.