L’apertura dell’Anno giubilare a Palestrina

Si è celebrata sabato 28 dicembre l’apertura diocesana dell’Anno Santo ordinario nella diocesi di Palestrina. Alle 16.30 già erano numerosi i fedeli che si radunavano presso la chiesa di Santa Lucia, dove alle 17.30 avrebbe avuto luogo la statio di preghiera culminante nel pellegrinaggio orante verso il Duomo. Nella chiesa dei padri trinitari, illuminata a festa e rischiarata dalle fiaccole accese dei fedeli, al canto dell’inno giubilare da parte del coro diocesano, ha preso posto il clero, che ha riempito il presbiterio e numerosi banchi dell’assemblea. Erano presenti il sindaco di Palestrina, con alcuni membri della giunta comunale, e numerose altre autorità civili.

Intenso il momento di ascolto della Parola, preludio alla partenza della processione guidata dalla luminosa croce ornata. Attraversando via degli Arcioni, Viale Giovanni Paolo II e Viale della Vittoria il corteo è giunto nel centro storico al canto delle litanie dei santi.

All’ostensione della croce sulla soglia del duomo i pellegrini hanno risposto per tre volte all’invocazione del Vescovo «Ave Croce di Cristo unica speranza!» «Tu sei la nostra speranza non saremo confusi in eterno!». Entrati in cattedrale è stata celebrata quindi la Messa nella festa della anta famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe. La liturgia è iniziata con la memoria del Battesimo, inizio della vita di fede di ogni cristiano. Nella sua omelia il Vescovo ha sottolineato l’infinita misericordia di Dio, che ciascuno in questo anno giubilare potrà pienamente sperimentare, nella Riconciliazione, varcando la soglia delle chiese giubilari. «Questa esperienza piena di perdono – ha detto mons. Parmeggiani – non potrà far altro che aprire il nostro cuore e la nostra mente a perdonare, forse a non dimenticare il passato ma permettere di cambiare il futuro e di vivere in un modo diverso, senza rancore, livore e vendetta affinché tutti, graziati e perdonati da Dio, possiamo restituire al mondo la speranza».

Facendo poi riferimento al brano evangelico il Vescovo ha messo in evidenza come anche la santa famiglia si sia fatta pellegrina verso il tempio di Gerusalemme ed ha invitato a scoprire che ciò che conta nel cammino della vita è “concentrarsi nelle cose del Padre”, come fece Gesù appena dodicenne. «Quando cominceremo a fissare il nostro pensiero e il nostro sguardo su Dio – ha proseguito – allora si rafforzerà la nostra fede e la nostra speranza e saremo portatori di speranza al mondo», senza fuggire dalla croce, forse andando controcorrente. Un altro momento rilevante è stato la consegna della “lampada del giubileo” al parroco del duomo, al rettore del santuario del Buon Consiglio e al parroco di Santa Maria di Pugliano, chiese giubilari della nostra diocesi prenestina. È il segno della luce di Cristo che la Chiesa annuncia come nostra speranza. Al termine della solenne celebrazione, il Vescovo Mauro ha voluto rivolgere un grazie particolare anche ai fedeli intervenuti, accorsi veramente numerosi a questo momento giubilare.

Maria Teresa Ciprari