L’appello del Papa per la pace

Al termine dell’udienza di mercoledì scorso, dedicata alla figura di Charles de Foucauld, papa Francesco ha lanciato l’ennesimo appello per evitare una catastrofe umanitaria a Gaza ed ha esortato a far tacere le armi, scongiurando l’allargamento del conflitto.

Così per il prossimo 27 ottobre ha promulgato una Giornata di digiuno, preghiera e penitenza “per implorare la pace nel mondo”.

«Anche oggi – ha detto il Papa nel suo appello – il pensiero va in Israele e in Palestina. Le vittime aumentano e la situazione a Gaza è disperata. Si faccia, per favore, tutto il possibile per evitare una catastrofe umanitaria!

Inquieta il possibile allargamento del conflitto, mentre nel mondo tanti fronti bellici sono già aperti. Tacciano le armi! Si ascolti il grido di pace dei popoli, della gente, dei bambini! Fratelli e sorelle, la guerra non risolve alcun problema, semina solo morte e distruzione, aumenta l’odio e moltiplica la vendetta. La guerra cancella il futuro.

Esorto i credenti a prendere in questo conflitto una sola parte: quella della pace; ma non a parole, con la preghiera, con la dedizione totale.

Pensando a questo, ho deciso di indire, venerdì 27 ottobre, una giornata di digiuno e preghiera, di penitenza, alla quale invito a unirsi, nel modo che riterranno opportuno, le sorelle e i fratelli delle varie confessioni cristiane, gli appartenenti ad altre religioni e quanti hanno a cuore la causa della pace nel mondo. Quella sera alle ore 18 in San Pietro vivremo, in spirito di penitenza, un’ora di preghiera per implorare sui nostri giorni la pace, la pace in questo mondo. Chiedo a tutte le Chiese particolari di parteciparvi, predisponendo iniziative simili che coinvolgano il Popolo di Dio».

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