L’ascolto fecondo della Parola con la dott.ssa Greco

La relazione è il filo rosso che sta segnando il cammino della nostra Chiesa, “strumento” necessario per un annuncio che tocchi il cuore. La nostra fede è fondata sull’evento dell’incarnazione con il quale Dio entra nella storia e vive il momento vertice di quel dialogo con l’uomo che le pagine dell’Antica Scrittura ci consegnano e che lo stesso Gesù rivela in modo alto e sublime. La relazione non si improvvisa ed è il frutto di atteggiamenti tra i quali spicca in modo particolare l’ascolto. Dentro questa cornice di riferimento, gli accompagnatori e i catechisti hanno vissuto la giornata formativa sull’ascolto fecondo nel Centro Pastorale della Parrocchia San Silvestro Papa in Villa Adriana, sabato 8 febbraio.

A condurre la giornata la Carla Greco, dott.ssa in Psicologia e Formatrice Coach Spirituale ad orientamento Cristiano. Don Gianluca Zelli, Vicario Episcopale per la Catechesi e Direttore dell’UCD di Tivoli ha accolto i presenti, richiamando l’orizzonte pastorale segnato dalla Nota Pastorale Cristiani non si nasce ma si diventa e dalla Lettera Pastorale All’improvviso dal cielo.

Don Gianluca ha sottolineato il bisogno di spiritualità e di coltivare l’ascolto della Parola di Dio per divenire capaci di ascoltare la “parola” che è la vita delle persone. Il cammino della giornata ha visto momenti formativi alternati a esperienze, nelle quali i presenti sono stati invitati a entrare nel silenzio per cogliere quanto emergeva dal cuore come bisogno ed ostacoli, chiusure che non rendono possibile l’ascolto reale e profondo. Il cammino si è svolto tenendo presenti le tre dimensioni umane e spirituali dell’ascolto: ascoltare l’altro, ascoltare se stessi, ascoltare Dio. Si è approfondita la differenza tra ascolto attivo e ascolto passivo, con le dinamiche che caratterizzano entrambi e con i suggerimenti per maturare un vero ascolto.

Tutto parte dall’ascolto di se stessi come capacità di riconoscere e accogliere i propri bisogni, i propri limiti umani, le proprie fragilità, senza giudizio per dare valore al proprio mondo interiore. Per farlo abbiamo bisogno di coltivare spazi di silenzio nelle nostre giornate, di abbassare il volume del rumore interno ed esterno. Silenzio, attenzione, apertura, accoglienza, umiltà, fedeltà sono stati gli atteggiamenti richiamati per coltivare l’ascolto fecondo, vivo e vivificante perchè genera frutto nella vita dell’altro, nella vita nostra e nella vita con Dio.

Una giornata intensa che ha segnato profondamente i presenti invitati a vivere un tempo di esercizio personale e comunitario, in vista della serata on line di lunedì 17 febbraio, che si preannuncia un altro passo forte nella riscoperta di una dimensione spirituale capace di segnare l’umanità e di renderla capace di tessere relazioni autenticamente umane e quindi pienamente divine.

Equipe UCD