«È dura la morte, fatichiamo tutti ad accettarla per noi e per coloro che ci lasciano caso mai in età ancora giovanile come Don Lorenzo. È un mistero umanamente incomprensibile e questo fatto rivela la grande dignità dell’essere umano. Gesù è venuto a svelare il mistero della morte. Siamo cioè immortali, destinati all’eternità grazie alla Pasqua di Cristo e per questo sentiamo la grande sproporzione tra il nostro desiderio di felicità e ciò che riusciamo a fare ed ottenere in questa vita. Immortali al momento del nostro concepimento, viviamo questa vita per scoprire la nostra autentica dignità, la misura della grandezza della nostra chiamata, il nostro destino immortale».
Dall’omelia del Vescovo, martedì 21 gennaio 2025, duomo di San Lorenzo.