Non solo un insieme di colori e profumi, i tappeti floreali avranno anche un altissimo riconoscimento per il loro valore culturale.
Nei giorni scorsi, infatti, è stata composta e firmata dai cinque ambasciatori UNESCO di Italia, Spagna, Malta, Messico e Belgio la candidatura internazionale che successivamente è stata presentata agli uffici UNESCO a Parigi. Tra circa un anno ci sarà il riconoscimento ufficiale delle Infiorate a Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO: “Le Infiorate, i Tappeti e i Mosaici di Arte Effimera”.
C’è anche l’Infiorata di Gerano, atto di amore e devozione della popolazione alla Madonna del Cuore da quasi 300 anni. «Siamo orgogliosi – spiega il Sindaco Danilo Felici – di poter iscrivere l’Infiorata di Gerano e quella di numerose altre realtà italiane ad un riconoscimento così alto e prestigioso. Per noi ha un valore doppio, la nostra Infiorata è legame di fede con la Madre di Dio ma è anche storia della nostra piccola comunità».
Un cammino, questo della candidatura delleInfiorate come Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO, partito nel 2016 e che sta vedendo il suo compimento grazie al lavoro di coordinamento di Gerano come Segreteria di CIDAE (Coordinamento Internazionale delle Arti Effimere) e dell’Associazione “Città dell’Infiorata”.
«In questo lavoro – spiega ancora Felici – Gerano è stata di fondamentale supporto al Ministero della Cultura, Ufficio UNESCO, grazie all’elaborazione dei vari Curriculum Vitae e cataloghi, nella classificazione dei fiori e dei materiali utilizzati insieme alle tappe fondamentali della nostra storia». Raccolta di foto storiche, filmati, testimonianze, le Infiorate sono parte viva delle nostre comunità e raccontano il trascorrere dei secoli. Gerano ne sarà ancora una volta limpida testimonianza anche i prossimi 27 e 28 aprile in occasione del 295° anniversario della Festa in onore della Madonna del Cuore.
Andrea Proietti