Le monache clarisse di Palestrina hanno celebrato la permanenza nel monastero e le stimmate di Francesco

«Il 9 giugno del 1944 accompagnate dalle religiose della città, dai seminaristi, dai loro confratelli i frati minori, e dal clero locale, con a capo Monsignor Severi che tenevo entravano nel Convento dei Cappuccini, che veniva adattato a Monastero le sorelle Clarisse di Palestrina».

Così racconta la cronaca del Monastero dell’insediamento delle nostre sorelle che dall’antico Monastero di Santa Maria degli angeli, sito nella piazza che ancora porta il suo nome si trasferirono in quello attuale settant’anni or sono.

Domenica 15 settembre la nostra comunità monastica clariana di Palestrina ha voluto ricordare questo evento con la Messa celebrata da Mons. Parmeggiani, che ha sempre dimostrato nei confronti della nostra comunità stima e affetto.

L’ evento oltre a collocarsi nell’anniversario dei settanta anni del monastero, si colloca anche negli ottanta anni del bombardamento di Palestrina in cui persero la vita diverse nostre sorelle, superstite fu solo suor Filomena Baroni, originaria di Castel San Pietro Romano, che con la sua tenacia, e grazie al sostegno della popolazione rimase sola, nel monastero bombardato.

Dopo qualche tempo alcune sorelle di Albano si unirono a lei e piano piano la comunità rifiorì, segno provvidenziale di Dio.

Nell’omelia il vescovo Mauro ha sottolineato il primato della contemplazione alla quale le monache sono chiamate, e soprattutto quanto i prenestini siano legati al monastero.

La Messa è stata concelebrata da diversi sacerdoti della diocesi e non, presenti le figlie di Santa Maria di Leuca, e le suore Discepole e Apostole dello Spirito Santo. Sempre la comunità clariana di Palestrina ha voluto essere un segno di comunione con il Clero locale e i religiosi del territorio.

Ha concelebrato con il Vescovo padre Massimo Cocci assiste spirituale delle Clarisse della Federazione S.Giacinta Marescotti del Lazio, presenza di comunione della famiglia francescana oltre a Lui era presente la Presidente della Federazione Sr Elena Francesca Beccaria e alcune consorelle del suo monastero di Via Vitellia.

Questo appuntamento per la famiglia Francescana ha un valore aggiunto, il 17 settembre successivo, si sono celebrati 800 anni dell’impressione delle stimmate a san Francesco.

In quell’occasione don Bruno Sperandini ha presieduto la Messa solenne alla presenza dell’ordine Francescano Secolare di Palestrina, animata dal Coro della parrocchia Ss.ma Annunziata di cui le monache fanno parte, e ha concelebrato don Loris Rodella, parroco di Santa Maria Assunta in Cave.

Durante l’omelia don Bruno oltre a tratteggiare l’evento storico ha esplicitato cosa significa per Francesco portare su di sé di segni della Passione. L’esperienza di Francesco non è solo una grazia mistica ma frutto del suo desiderio di sentire in sé tutto il dolore e l’amore della Passione.

Non si è tenuta per motivi di salute la conferenza della dott.ssa Colella.

Bruno Sperandini