L’ecologia integrale oggi a Bellegra

Il nostro progetto di ecologia integrale nel convento di Bellegra nasce da una decisione del nostro Capitolo provinciale svoltosi nel mese di luglio del 2020. Con un voto deliberativo la Provincia di san Bonaventura dei Frati minori ha destinato l’antico convento di San Francesco di Bellegra a diventare gradualmente un luogo deputato alla formazione e alla sensibilizzazione su quel mondo che chiamiamo ormai “ecologia integrale”. Già da qualche anno i frati del convento si stavano preparando a questa scelta con un lavoro di sensibilizzazione e di studio, così da trovare forme e buone pratiche ecologiche che rispecchiassero un pò della sensibilità ecclesiale scaturita dall’enciclica Laudato Si’ di papa Francesco del 2015. Una di queste pratiche si è concretizzata nel cambiamento del nostro sistema di riscaldamento che è passato dall’impianto a gasolio al pellet con un notevole risparmio non solo economico, ma, come si può immaginare, con una riduzione di emissione di anidride carbonica nell’aria senza paragoni. Un’altra pratica è l’esclusione di bicchieri e bottiglie di plastica, nonché di tovaglioli di carta superflui e inutili, a vantaggio di quelli di stoffa. Altre pratiche sono quella di tenere spente le luci inutili e cercare di sostituirle con quelle a led o comunque a basso consumo, fino a esaurimento scorte. Si cerca anche di limitare il consumo dell’acqua, per usarla in caso di necessità e bisogno.
Parlare di ecologia integrale significa riconoscere che tutto nel mondo è connesso, tutto ha una sua funzione e tutto è oggetto di lode e di bellezza.
L’abbiamo visto e toccato a nostre spese con il virus Covid-19. Nessuno ne è rimasto escluso: da una piccola cittadina della Cina al mondo intero. Ora se non prendiamo sempre più coscienza che tutto è connesso, integrato, ci ritroveremo a fare sempre più i conti con epidemie simili. Crisi sociali, morali, politiche, economiche ecc. Solo la solidarietà e il rispetto reciproco possono permetterci una vita ancora vivibile. Nei nostri stili di vita tutto può essere integrato nel rispetto di ogni creatura. Per i giovani che da una parte non riescono a trovare lavoro e/o dall’altra desiderano nuovi stili di vita, a ridosso del primo maggio, giorno dedicato alla dignità e alla necessità del lavoro sento di indicare una via e dare un messaggio: per quanto è possibile tornate alla terra, che, come dice san Francesco, “ci sostenta e ci governa”. Può sembrare ingenuo, eppure molti lo stanno intuendo di nuovo, anche giovani, perché essa ci offre molteplici possibilità di vivere sostenendoci con il nostro lavoro; essa è lo spazio per noi di realizzazione, l’ambito della nostra umanizzazione attraverso il lavoro, la fatica e il sudore certo, ma anche con immancabili soddisfazioni e vantaggi. Aziende agricole in cui si producono le nostre eccellenze italiane non mancano, allevamenti, prodotti orto-frutticoli, castagne, miele, olio, frutta. Cosa la terra non produce? Proviamo a fare un nuovo passo verso di essa: il lavoro stesso non sarà appena una dura necessità, quanto la possibilità di una vita piena.

Virgilio Maurizi