Lettera Pastorale “Sempre pronti a render ragione della speranza” per l’anno pastorale 2019-2020

Carissimi presbiteri, diaconi, consacrate e consacrati, fedelilaici delle Chiese di Tivoli e di Palestrina!

Per la prima volta mi accingo a proporvi alcune linee pastorali comuni dopo che il 19 febbraio scorso Papa Francesco ha unito le nostre Diocesi di Tivoli e di Palestrina in persona episcopi invitandoci a camminare insieme e ad attuare col tempo percorsi unitari di formazione del clero e del laicato, e così pure forme di interscambio tra i due presbitèri nell’esercizio del ministero pastorale. Dovremo perciò iniziare ad affrontare problemi di riorganizzazione pastorale, lasciare rispettivamente qualcosa del nostro “particolare” per pensare la nostra pastorale e la vita delle nostre Chiese con più ampio respiro, in maniera sinergica,imparando a lavorare in rete, in una sempre più intensa pastorale integrata, esercitandoci quotidianamente ad accogliere con gioia e stupore le ricchezze che ciascuno porta con sé per metterle a servizio gli uni degli altri non soltanto all’interno delle nostre comunità cristiane ma anche ad extra, a servizio di coloro che non si sentono più appartenenti ad esse, a chi si sente scartato dalla società, a chi non si è mai sentito parte della famiglia dei figli di Dio. Ma innanzitutto dovremo imparare noi per primi cosa significhi essere cristiani, vivere nella Chiesa-fraternità di uomini e essere cristiani, vivere nella Chiesa-fraternità di uomini e donne in permanente stato di missione, capaci di rendere ragione della speranza che è in noi ad un mondo che pare vivere “come se Dio non esistesse” ma che sempre – stiamone certi – si pone la questione di Dio, vorrebbe credere anche se ormai intaccato da una mentalità illuminista che via via si è sempre fatta più invadente ed intricante nel cuore dell’uomo che si lascia vincere dalla tentazione di ritenere vero soltanto ciò che sperimenta scientificamente e tecnicamente, vorrebbe credere ma, consapevole di quali siano le esigenze dell’Amore di Dio, si scoraggia e cerca la felicità immediata che però non rende liberi e felici, senza pensare ed aprirsi sufficientemente a Dio che è Amore, che è Misericordia che sempre perdona, libera e salva. Che è il Dio con noi e per noi! Una società nella quale i punti fermi ormai non esistono pressoché più, dove sta venendo meno quella cultura intrisa di cristianesimo che ci ha accompagnati fino ad alcuni anni fa lasciando il posto a una scristianizzazione crescente e per certi versi devastante. Partendo pertanto da eventi “esteriori” quali l’unione delle Diocesi, insieme al prossimo 350° anniversario della dedicazione della Cattedrale di Tivoli che cadrà il 27 ottobre 2019 ed al restauro della Cripta della Cattedrale di Palestrina,a coronamento del suo 900° anniversario di consacrazione conclusosi il 16 dicembre 2017, dopo essermi confrontato anche con alcuni presbiteri e fedeli laici mi sento di proporvi come tematica comune sulla quale formarci e camminare insieme in questo prossimo anno pastorale 2019-2020 il riscoprire a tutti i livelli – diocesano, parrocchiale, aggregativo, ecc. – cosa significhi essere Chiesa con un volto missionario! Una Chiesa fraternità di battezzati che rende ragione della propria speranza ed evangelizza per attrazione.

+ Mauro Parmeggiani
Vescovo di Tivoli e di Palestrina