«Liberi di scegliere se migrare o restare», il messaggio del Papa per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato

Questa domenica 24 settembre 2023 si celebra la 109ª giornata mondiale del migrante e del rifugiato, in un clima sociale e politico molto acceso sul fenomeno migratorio. I flussi migratori sempre più significativi destano ancora più clamore a causa della ripresa degli sbarchi in Lampedusa in queste settimane.

Si tratta di una situazione che ha portato il dibattito politico a evidenziare in modo più distante le posizioni delle parti sul dovere dell’accoglienza dei profughi. Se bisogna accogliere o meno, quanti e chi? Le posizioni sono divise ma sembra che sia pacifica l’accettazione dei migranti forzati, cioè quelli che sono costretti dalle situazioni di conflitti in corso in tanti stati nel mondo. Ma sui così detti migranti economici sembra una continua dimissione di responsabilità da parte del Governo italiano e alcunché dai governi europei e direi pure dell’insieme della comunità internazionale. Il tema scelto da papa Francesco nel suo messaggio di quest’anno, «Liberi di scegliere se migrare o restare», centra proprio il problema e illumina l’odierno spinoso dibattito con il suo magistero. In effetti, con l’affermazione di questo diritto “non ancora codificato”, il Santo Padre risponde con chiarezza al dubbio che innesca il dibattito sui cosiddetti migranti economici. Se si è in buona fede e di uomini di buona volontà, non è così difficile capire che si tratta anche qui di migranti forzati. Di fatto sono persone, per lo più giovani, che si mettono sulle rotte anche le più rischiose

e pericolose, poiché nella propria patria non possono restare. A casa proprio non ci sono condizioni per sperare una vita dignitosa, un futuro sicuro e una possibilità di sognare una famiglia serena in una società che promette prosperità. Non è forse diritto fondamentale di ogni persona tendere ad uno sviluppo integrale?

Il Pontefice per questo ricorda innanzi tutto le principali cause delle migrazioni in atto oggi: «Conflitti, disastri naturali, o più semplicemente l’impossibilità di vivere una vita degna e prospera nella propria terra di origine costringono milioni di persone a partire». E per essere più preciso ci ritorna così: «Persecuzioni, guerre, fenomeni atmosferici e miseria sono tra le cause più visibili delle migrazioni forzate contemporanee. I migranti scappano per povertà, per paura, per disperazione».

Da queste considerazioni dovrebbe nascere una ragionevole presa di coscienza di leggere il fenomeno nel suo contesto geopolitico dell’economia globale che rende prigioniere gran parte delle popolazioni umane e non solo i migranti. Sì, la situazione mette tutti in difficoltà meno quelli che lucrano su questo ordine mondiale detto globalizzazione.

Per cui il Papa propone un impegno rinnovato, serio ed etico. «Dobbiamo prodigarci per fermare la corsa agli armamenti, il colonialismo economico, la razzia delle risorse altrui, la devastazione della nostra casa comune». E aggiunge ancora così con maggiore insistenza: «Per fare della migrazione una scelta davvero libera, bisogna sforzarsi di garantire a tutti un’equa partecipazione al bene comune, il rispetto dei diritti fondamentali e l’accesso allo sviluppo umano integrale. Solo così si potrà offrire ad ognuno la possibilità di vivere dignitosamente e realizzarsi personalmente e come famiglia».

Sicuramente sono giuste le preoccupazioni suscitate da questa pressione migratoria sempre in crescita e che mette in affanno le capacità di rispondere alla sfida che essa porta. Ma la vera risposta come indica il Sommo Pontefice è proprio impegnarsi alla promozione di una società più giusta per tutti a livello mondiale. Bisogna che tutte le forze positive lavorino alla costruzione di una globalizzazione del benessere per tutti, dove tutti possono ricevere e dare un contributo incisivo. Ovviamente le responsabilità sono variegate e molteplici, ma non c’è chi possa sentirsi escluso o dispensato da tale impegno.
Nella nostra chiesa particolare di Tivoli e di Palestrina la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato sarà celebrata questo sabato 23 settembre 2023, dalle ore 16, a Villalba di Guidonia, nella parrocchia di Santa Maria Goretti. Dopo i saluti iniziali ci sarà la lettura e il commento del messaggio di Papa Francesco. I partecipanti potranno esprimere pensieri e riflessioni nello stile sinodale che ormai abbiamo imparato tutti. Seguirà poi la Celebrazione eucaristica con la presenza dei migranti e infine ci sarà la cena multietnica accompagnata da musiche e balli dei popoli.

Anche quest’anno l’ufficio pastorale Migrantes vuole, attraverso quest’evento, ridestare la sensibilità delle nostre realtà ecclesiali alla presenza di tanti migranti in mezzo a noi, che sono a volte bisognosi d’aiuto ma soprattutto bisognosi di sentirsi accolti ed integrati nelle nostre comunità.

Denis Kibangu Malonda
direttore Migrantes Diocesi di Tivoli e di Palestrina