Venerdì 11 giugno, solennità del Sacro Cuore di Gesù, si è tenuto presso il Santuario della Madonna di Fatima in San Vittorino l’incontro del nostro vescovo mons. Mauro Parmeggiani con le religiose delle diocesi di Tivoli e di Palestrina sul tema: “Annunciare il Vangelo in tempo di rinascita”. In questa ricorrenza, il nostro Pastore ha voluto ricordarci che noi consacrate siamo chiamate a servire Cristo nella Chiesa con il nostro carisma fondazionale e il nostro servizio deve consistere nel manifestare a tutti che Gesù è il Signore. Il Vescovo ha voluto ricordare le religiose dei vari Istituti di vita consacrata presenti nei nostri territori, che hanno perso la vita durante questo tempo di pandemia, proprio per ribadire che l’essere religiose non ci ha esonerate dal subire tutte le conseguenze di questa terribile pandemia, rendendoci ancora più consapevoli che siamo inserite pienamente nella realtà in cui viviamo. Ci troviamo immerse in questo particolare contesto sociale allo scopo di infondere speranza, compiendo gesti di solidarietà.
Nella sua riflessione il Vescovo ha approfondito principalmente tre aspetti del “dare speranza”: perché dare speranza; dove dare speranza; con quale stile dare speranza.
Il mondo non si accontenta più di “enunciati di fede”, ma ci chiede motivazioni, ci chiede il “perché” credere in Dio e soprattutto chiede a noi di essere credibili attraverso la nostra testimonianza concreta. Dobbiamo essere pronte ad offrire motivazioni profonde che aiutino le persone che incontriamo a riflettere e ad interrogarsi. Per poterlo fare, occorre conoscere il mondo di oggi e ci è chiesta una vera e propria conversione pastorale, che passa attraverso la conversione personale di ciascuno. Una conversione che ci porti sempre più ad uno stile sinodale, che crei vere fraternità che camminino insieme sulla stessa via, sotto l’azione dello Spirito Santo. Il Vescovo ci ha, inoltre, sollecitate a fare della nostra preghiera un intenso incontro a tu per tu con il Signore. È nella preghiera che lo sguardo si trasfigura. È tenendo fisso lo sguardo “su Colui che hanno trafitto” che possiamo affrontare le difficoltà del vivere quotidiano. Siamo degli alberi continuamente potati per crescere meglio; come Abramo, chiamate a guardare il cielo camminando sulla terra. Ci ha ricordato la necessità di vivere la domenica nella dimensione del dono, della carità e dell’evangelizzazione sollecitandoci a rendere più incisivo il nostro apostolato nel giorno del Signore, centro e cuore della nostra vita.
Ci ha, infine, esortato a prepararci al cammino sinodale, che prenderà il via dal 17 ottobre prossimo, nella certezza che noi religiose potremo offrire un contributo prezioso in sintonia con le indicazioni offerteci dal Sinodo dei Vescovi.
Clara Veronica Cacciapaglia
Apostole di Gesù crocifisso