Carissimi,
«“Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme” (1 Cor 12,26). Queste parole di San Paolo risuonano con forza nel mio cuore constatando ancora una volta la sofferenza vissuta da molti minori a causa di abusi sessuali, di potere e di coscienza. Un crimine che genera profonde ferite di dolore e di impotenza, anzitutto nelle vittime, ma anche nei loro familiari e nell’intera comunità, siano credenti o non credenti. Guardando al passato, non sarà mai abbastanza ciò che si fa per chiedere perdono e cercare di riparare il danno causato. Guardando al futuro, non sarà mai poco tutto ciò che si fa per dar vita a una cultura capace di evitare che tali situazioni non solo non si ripetano, ma non trovino spazio per essere coperte e perpetuarsi. Il dolore delle vittime e delle loro famiglie è anche il nostro dolore, perciò urge ribadire ancora una volta il nostro impegno per garantire la protezione dei minori e degli adulti in situazione di vulnerabilità». (Lettera del Santo Padre Francesco al Popolo di Dio, 20 agosto 2018).
È con questi sentimenti che, dopo aver istituito già nell’ottobre del 2019 il Servizio Interdiocesano per la Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili nella Diocesi di Tivoli e di Palestrina, vengono ora pubblicate anche le presenti Linee Guida ed il Regolamento per il Servizio Interdiocesano per la Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili della Diocesi di Tivoli e di Palestrina affinché il maggior numero di persone conosca l’impegno che la Chiesa da sempre ha avuto ed avrà per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, nonché l’impegno per formare quanti sono al loro servizio nella realtà ecclesiale (sacerdoti, diaconi, catechisti, educatori, operatori pastorali, insegnanti di religione cattolica, ecc.).
Non solo: tale pubblicazione tende anche a raggiungere tutti i minori e le persone vulnerabili e i genitori dei minori che sono stati vittime di abusi o molestie nell’ambito di attività ecclesiali o da parte di ecclesiastici affinché denuncino l’abuso o la molestia subita sentendosi comunque fin d’ora fortemente invitati a denunciare l’abuso e l’abusatore anche all’autorità giudiziaria.
La Chiesa non intende infatti venir meno al suo compito, affidatoLe da Gesù, di permettere che i bambini vadano a Lui senza timori e da sempre si è impegnata perché nessuno sia di scandalo, ossia di inciampo, ai piccoli che Gesù predilige.
Affido pertanto alla nostra Chiesa diocesana e a tutti coloro che lo vorranno questo testo ribadendo come la Chiesa stia da sempre dalla parte delle vittime pur mettendosi a disposizione anche per accompagnare gli abusatori che, ammesse le loro colpe, sottoposti alla giustizia canonica e civile desiderino percorrere vie di conversione per uscire dal loro grave stato e non nuocere più ad alcuno.
Nel consegnare questo testo mi preme infine sottolineare il tanto, tanto bene che c’è nella Chiesa di Tivoli e di Palestrina: tra i suoi sacerdoti, tra i suoi diaconi, tra i suoi fedeli laici, i suoi operatori pastorali, tra i suoi insegnanti di religione, tra le sue consacrate e consacrati… Sono quelle novantanove piante che crescono in silenzio, senza far rumore, nella fo resta dove l’unica pianta che fa rumore è la centesima che cade. A loro va la mia gratitudine con la richiesta di impegnarsi con me affinché nessuno abbia a cadere abusando di minori o persone vulnerabili ed ogni persona si senta accolta, ascoltata, accompagnata, curata dalla Chiesa che da sempre è madre e maestra in umanità ed è da sempre schierata per la difesa e la promozione della dignità di ogni persona.
+ Mauro Parmeggiani
Vescovo di Tivoli e di Palestrina
Tivoli, 21 aprile 2024
IV Domenica di Pasqua detta del Buon Pastore