«Mater Divinae Gratiae» a Cerreto Laziale

«O delizia delle genti, o Signora di Cerreto!». I festeggiamenti per la Madonna delle Grazie si sono conclusi da poco a Cerreto Laziale, ma il suo inno ancora riecheggia per le vie di tutto il paese, dopo averle sentite risuonare quest’anno nei giorni 9 e 10 settembre. Questa festività rappresenta il cuore pulsante di tutto l’anno di ogni cerretano, la sua organizzazione coinvolge il paese intero già molte settimane prima dell’evento, ma è nei giorni immediatamente precedenti alla festa che l’aria si fa sublime. Si inizia con la novena, nel frattempo ci si mobilita per

arricchire le vie del paese con addobbi floreali e luminarie, mentre i ragazzi sono al lavoro per realizzare il tappeto artistico che viene allestito nella notte tra il sabato e la domenica di festa.

Nella settimana che precede la festa, Cerreto verso le 5 del mattino assiste al passaggio della “diana”, sveglia tradizionale che, in passato, con il suono di un tamburo, invitava tutti i cittadini a partecipare alla Messa di preparazione alla festa, prima di recarsi nei campi per svolgere l’abituale lavoro quotidiano.

Gli spari segnano l’arrivo del grande giorno: il parroco, il “signore della festa” e una rappresentanza della Confraternita della Madonna delle Grazie si recano presso gli infermi per dare loro la Comunione e consentire una preghiera al cospetto dell’immagine della Madonna.

Ma il momento più toccante e sicuramente più emozionante arriva con la “calata”, quando tutti i fedeli possono finalmente ammirare il volto di Maria dal quadro che per tutto l’anno viene tenuto celato.

Giulia Di Giovenale