Nella celebrazione della mattina di Giovedì Santo il rinnovo delle promesse sacerdotali ed il rito della benedizione degli oli
Giovedì 14 aprile presso il santuario Nostra Signora di Fatima in San Vittorino Romano si è celebrata la Santa Messa Crismale. Numerosissimi i presbiteri intervenuti da entrambe le diocesi, in un clima di festa per il carattere profondamente sacerdotale di questa giornata e anche per la presenza dei fedeli laici, dopo due anni di limitazione della partecipazione a causa delle misure anticovid.
Il Vescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica, hanno concelebrato con lui i due vicari generali, monsignor Benedetto Serafini e monsignor Felicetto Gabrielli. Ad animare il canto i due cori diocesani, con suor Alessia Pantaleo all’organo, accompagnata dal violino e Manuel Orati.Toccante questa solenne Messa, in apertura della quale monsignor Parmeggiani ha ricordato i sacerdoti che celebrano particolari anniversari di ordinazione e coloro che sono tornati alla Casa del Padre in questo ultimo anno. La Messa curata dall’ufficio liturgico con i condirettori don Ludovico Borzi e don Dario Giustini ha avuto due momenti fondamentali: il rinnovo delle promesse sacerdotali da parte dei preti e la benedizione degli oli: degli infermi, dei catecumeni e del crisma, poi distribuiti alle varie parrocchie per poter conferire i Sacramenti. «Siamo contenti -ha detto il Vescovo riferendosi alla presenza dei fedeli – poiché siamo stati costituiti ministri di Dio per Lui e per il Suo popolo. Ed è significativo che la concelebrazione di stamane, che è manifestazione della nostra comunione, si svolga con il “santo popolo di Dio” perché Lui ci ha chiamati al Suo servizio per metterci a servizio proprio di questo “Suo popolo”. Facendo un paragone con il profumo del nardo, essenza preziosissima, ricavata dalla morte del fiore di nardo, il Vescovo ha detto :«dalla morte di Gesù nasce il profumo che è l’amore, l’amore che ci salva». Invitando alla conversione, monsignor Parmeggiani ha esortato i sacerdoti :«ripartiamo per la nostra missione che riguarda la salvezza integrale di ciascun uomo e di tutti gli uomini ma ricordandoci che la nostra è anzitutto una missione religiosa, una missione di perdono, di riconciliazione con Dio».
Nel pomeriggio di giovedì il Vescovo ha presieduto poi la Messa In Coena Domini presso la cattedrale di Sant’Agapito Martire a Palestrina. Commentando l’istituzione dell’Eucaristia ha detto :«dietro il racconto del Vangelo di stasera noi possiamo comprendere appieno questo Amore e chi è il nostro Dio, come agisce in noi il nostro Dio. Direi che l’istituzione dell’Eucaristia e il gesto che la descrive nel Vangelo di Giovanni: la lavanda dei piedi, ci dicono proprio chi è il nostro Dio, come è Colui che ci ama».
«Domandiamoci se tra noi ci amiamo, se ci laviamo i piedi gli uni gli altri» ha sollecitato così il Vescovo i numerosi presenti, aggiungendo poi :«quell’Eucaristia ci chiede di amare come Cristo ci ama».
Maria Teresa Ciprari