Mercoledì 17 novembre 2021, alle 18,30, nel santuario Nostra Signora di Fatima di San Vittorino Romano la comunità diaconale delle diocesi di Tivoli e di Palestrina si è riunita alla presenza del Vescovo e del responsabile della comunità diaconale don Domenico Cauteruccio. In questo incontro il tema centrale è stato la Liturgia e come i diaconi sono coinvolti in piena collaborazione con i vescovi e con i presbiteri.
L’incontro è iniziato con la preghiera del Vespro che ci ha inserito nel clima ideale perché ci sentissimo integralmente parte del Corpo della Chiesa e comunità vera che prega e cammina insieme. La numerosa presenza della maggior parte dei diaconi ordinati, di quelli in cammino e delle loro mogli è segno che sempre più c’è l’esigenza di ritrovarsi insieme per continuare a crescere nella fede, ma anche nella formazione personale, fondamentale perché il servizio sia sempre degno del ruolo che ci identifica come sacramento vivo del Cristo servo. L’annuncio del Vangelo e il servizio fraterno verso i più poveri e i bisognosi sono i compiti del diacono, il ministro “del libro e del calice”.
Ritornando alla Liturgia, è necessario che il diacono sia ben preparato per poter vivere e far vivere insieme al celebrante e al popolo di Dio il mistero di Dio in modo comprensibile e il più possibile conforme a quello che la Chiesa attraverso i suoi documenti ci ha trasmesso con accuratezza. Per poter far questo è necessaria la conoscenza approfondita e accurata di tutta la Liturgia, del Messale Romano e dei libri liturgici attenendoci a ciò che in essi è indicato. “Nella celebrazione liturgica, la liturgia della Parola e la liturgia del sacramento sono così strettamente legate da costituire un unico atto di culto. Uno solo e identico, infatti, è il Pane di Vita che si dona ai fedeli, nella forma della Parola e del sacramento. Si tratta di due momenti speculari nelle loro dinamiche: come nella liturgia eucaristica l’umanità del pane diventa sacramento della divinità del corpo, così nella liturgia della Parola l’umanità della voce permette alla lettura della Scrittura, sigillata nel libro, di diventare parola viva del Dio vivente”.
L’approfondimento del Vescovo, pur restando agganciato al tema centrale della Liturgia, ha introdotto anche quello che è il cammino al quale siamo stati chiamati come Chiesa di Dio da qui al 2023, cioè interrogarci sulla sinodalità: un tema decisivo per la vita e la missione della Chiesa. La Chiesa tra le altre cose è chiamata a valorizzare il diacono per i suoi carismi specifici e la sua capacità di promuovere uno stile di corresponsabilità all’interno della comunità.
Fabio Iannilli