Monastero Invisibile – Febbraio 2023

La Vita Consacrata è “profezia di Dio”, oggi, nella nostra storia. Il Profeta non è colui che predice un futuro catastrofico, che giudica e lancia anatemi, ma è colui che manifesta e testimonia l’amore di Cristo Salvatore; i consacrati, sono chiamati ad essere “profeti”, cioè Epifania del Signore, in tutto ciò che sono, dicono ed agiscono, per rivelare la Presenza nascosta di Cristo nel mondo. La profezia della vita consacrata è manifestare il Signore che è venuto, è qui ed ora; Egli è presente e agisce nella storia, dispiega lo splendore e la potenza del suo Regno. «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o eccolo là. Perché il Regno di Dio è in mezzo a voi!». Lc 17,21

La vocazione profetica è ‘vedere’, ‘scoprire’ e indicare Colui che è l’Eterno presente. I consacrati hanno sempre profetizzato in tempi difficili, forse come quello che stiamo attraversando, ma il vero profeta di Dio riconosce la Sua Presenza e il Suo intervento di salvezza, anche quando le circostanze esterne o le apparenze sono opposte e contrarie: è proprio allora che i consacrati sono chiamati ad indicare Cristo con la vita e dire: “Eccolo! È il Signore! È qui!”.

Pertanto, la missione del consacrato è donare la Speranza, oltre la paura, in questo mondo fragile, impaurito, esaurito. In tal modo la vita consacrata diviene la risposta per i “cercatori di Dio”, per coloro che sono nauseati dal non senso e per coloro che sono feriti dalla vita. Il mondo ha urgente bisogno di consacrati autentici, perché questi sono gli “occhi dell’umanità”: senza questi occhi l’umanità è cieca, non sa riconoscere la Presenza di Dio e non sa come muoversi. È necessario che i consacrati avviino processi di speranza, di fraternizzazione, di comunione mediante la testimonianza personale e comunitaria.