Le comunità sono invitate a vivere gli Esercizi spirituali nella prossima Quaresima. “L’esperienza forte di Dio” è il sussidio per preparare questo “tempo santo” di incontro personale col Signore
L’esperienza forte di Dio è questo il titolo del sussidio che il Vescovo Mauro ha consegnato alle comunità della Diocesi per il tempo della Quaresima, nel quale le comunità sono chiamate a vivere l’esperienza degli Esercizi Spirituali. «Gli Esercizi Spirituali considerati nel loro nucleo più centrale, sono una esperienza forte di Dio. Non è un metodo che si intende proporre, una tecnica, ma una realtà esistenziale, un tempo santo nel quale immergersi per un incontro personale con Dio», così scrive il Vescovo, sottolineando come anche questo momento può essere passo decisivo per coltivare il senso di spiritualità alla luce della Lettera pastorale All’improvviso dal cielo e compiere il passo decisivo che negli Atti degli Apostoli è indicato: «stare tutti insieme nello stesso luogo». Tutti siamo chiamati a una profonda conversione di fede personale e comunitaria, per porre sempre di più Dio al centro della vita e per accogliere il dono dello Spirito. Eucaristia e ascolto della Parola di Dio sono i due momenti vertice per la vera esperienza di fede.
Gli Esercizi compongono armoniosamente la dimensione personale e quella comunitaria e saranno giorni nei quali vivere insieme la preghiera della Chiesa, l’ascolto della Parola, l’Eucaristia.
Il silenzio, la calma, la cura, la fedeltà sono gli atteggiamenti essenziali per vivere questi giorni con intensità. Nel sussidio viene offerto un cammino settimanale scandito da diversi momenti, come anche temi per i momenti quotidiani di meditazione, in sintonia con il Giubileo della speranza. Gli Esercizi, come ci ricorda il Vescovo, sono occasione di grazia per fare memoria del dono battesimale che ha reso già figli, per ravvivarne lo spirito e rafforzarne gli impegni. Con Gesù l’uomo torna alla sorgente del suo essere, grazie a Lui si riappropria della sua dignità, in Lui può viverla pienamente.
Si auspica che da questo tempo di grazia nascano frutti duraturi, come un clima spirituale alto all’interno delle comunità, una vera comunione nata dallo “stare tutti insieme nello stesso luogo”, i cenacoli della Parola per vivere la fede nelle case e ogni altro dono che lo Spirito suggerirà. «Lo Spirito “all’improvviso dal cielo” scenda sulla nostra Chiesa
e la ponga in cammino nella libertà e nella creatività tipiche dello Spirito“che non sai di dove viene e dove va”(Gv.3,8). Accada ancora che “tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù”(At.11,14)».
Accogliendo questo auspicio del Vescovo, la nostra Chiesa si prepara a compiere questo passo lungo il cammino della spiritualità.
Gianluca Zelli,
vicario episcopale per la catechesi