Il 29 aprile l’ordinazione sacerdotale di Andrea Strano e Natale Santonocito
Abbiamo incontrato Andrea Strano, diacono a Colle Fiorito.
Ci racconta la sua vocazione?
Una cosa ci tengo a dire… non sono nato dentro una sagrestia. Ho avuto una vita molto normale, se così si può dire. Studio, sport, lavoro, relazioni sociali e divertimento. Il venerdì e il sabato sera uscivo sempre e magari tornavo anche alle 3 di notte. Con una differenza. La mattina alle 9 ero a Messa, fresco come una rosa e riposato, nonostante le poche ore di sonno. In particolar modo mia madre, anima spirituale della casa, mi ha avvicinato al rapporto con Gesù e alla preghiera.
Un rapporto cresciuto sempre più con il tempo e rinforzato da figure di riferimento come Padre Cristoforo Amanzi ofm, fondatore della comunità di cui faccio parte, la Fraternità Francescana “Madre della Riconciliazione e della Pace”, e venuto a mancare il 2 dicembre 2021. È a lui che debbo una formazione spirituale più solida. A ventitré anni circa, complici dei pellegrinaggi a Medjugorje, ho ricevuto la grazia della Messa quotidiana, alla quale iniziai a partecipare tutti i giorni prima di andare al lavoro. Avevo un rapporto abbastanza stretto per quell’età con Gesù, ma assolutamente non pensavo al sacerdozio. Il primo episodio vocazionale che ricordo è avvenuto durante un corso sull’amore tenuto dai frati di Assisi. Proprio al termine di quei giorni accadde “qualcosa” interiormente che si manifestò in un bell’episodio di pianto mentre ero da solo. Avevo come la sensazione che la famiglia non era ciò a cui Dio mi stesse chiamando.
Allo stesso tempo l’idea del sacerdozio mi spaventava moltissimo, tanto che, dopo qualche giorno di totale spaesamento, misi tutto sotto chiave per anni. Avevo ancora tanti idoli e tante idee preconcette di come sarebbe dovuta andare la mia vita, nonostante la Messa e il rosario quotidiani, che tanta grazia hanno dato.
Quale è stato il percorso?
Nonostante tutto pian piano cresceva in me un fascino per il ministero sacerdotale, ministero di riconciliazione con Dio per il dono dell’Eucaristia e per il sacramento della confessione, e allo stesso tempo la consapevolezza che nonostante alcune rinunce, quella era la strada più giusta per me. Dopo circa sette anni da quell’evento, continuando il percorso in Fraternità e sotto la guida spirituale di Padre Cristoforo, ho lasciato il lavoro di educatore e ho iniziato a studiare teologia da laico. Al termine degli studi nel 2018 sono entrato presso il Seminario Regionale, il Pontificio Collegio Leoniano di Anagni. Il 24 agosto del 2022 sono stato ordinato diacono.
Come immagina la sua vita da sacerdote?
Non ho immagini chiare di come si svolgerà il mio futuro ministero. Desidero conformami a Cristo, anche se il solo scriverlo mi fa percepire tutta la mia povertà. Spero in una vita piena al servizio del prossimo, in una vita che non sia vana; spero di essere strumento di riconciliazione con Dio per i fratelli affaticati e oppressi che incontrerò sul mio cammino; spero, quando incontrerò il Signore, di non arrivare a Lui con le mani vuote d’amore.