Unitamente agli appuntamenti previsti per il Giubileo della Speranza, che ci vedrà impegnati come Diocesi in un ventaglio di appuntamenti e di esperienze, si è aperto, lunedì 13 gennaio, ad Olevano Romano, l’anno giubilare per la nascita di santa Margherita, patrona della cittadina. Margherita, nata ad Antiochia nel 275 d. C., celebra infatti quest’anno il 1750° anniversario della sua nascita, non meglio definita, tranne che per la provenienza da una famiglia agiata e riconosciuta nel tessuto sociale della città di origine, essendo il padre Edesimo, un sacerdote pagano.
La data del 13 gennaio cade in una ricorrenza di natura locale, cara alla gente olevanese e derivata da una tradizione del popolo, tramandata da generazioni, e che attribuirebbe alla benevolenza della vergine verso i propri devoti, l’intervento salvifico durante un forte terremoto che colpì il borgo dell’alta valle del Sacco.
La giornata si è realizzata attraverso due momenti celebrativi nella chiesa di Santa Margherita, uno nella mattinata, alle 11 e uno nel tardo pomeriggio, alle 19, per consentire la partecipazione ai pendolari di ritorno dalla capitale, a bambini, genitori ed allenatori, che hanno ridotto il tempo degli impegni sportivi per farsi comunità, agli esercenti e ai lavoratori in loco, invitati dal parroco don Cyriaque Niyongabo, per l’occasione, ad anticipare le chiusure commerciali.
Purtroppo un freddo veramente eccezionale ed un vento impetuoso hanno impedito di apprezzare in pieno la benedizione all’aperto sotto il carezzevole sguardo del grande stendardo della santa, sistemato in alto sulla piazza, e anch’esso sottoposto ai capricci di Eolo.
Tuttavia, ciò ha invogliato il ritrovo alle 18.30, in piazza Umberto I, per la piccola processione verso la chiesa parrocchiale, dove apprezzabile è stato il calore trovato tra le mura del santo tempio e nelle parole di don Andrea Massalongo, che ha presieduto la celebrazione.
La Messa è terminata con la consegna ai presenti di un piccolo vasetto di incenso, pianta utilizzata per la sua dimensione sacra, con uno sguardo al prosieguo dei festeggiamenti che si snoderanno durante l’anno, in particolare nel periodo estivo.
Alla comunità olevanese, infatti , è stato chiesto di accudire le piantine, per riportarle, si spera rigogliose, nel mese di luglio, per abbellire e profumare i vicoli del centro storico, che vedranno il passaggio e la benedizione al paese della patrona amata, nel giorno a lei, nel calendario cattolico, universalmente dedicato.
Emanuela Vittozzi