Nel pomeriggio di domenica 18 dicembre, ad Olevano Romano, i bambini e i ragazzi dei gruppi di catechismo e di ACR (dalla seconda elementare alla terza media), circa 130 ragazzi, delle parrocchie di Santa Margherita e San Rocco hanno realizzato il presepe vivente, una breve ma significativa rappresentazione per annunciare il Natale in arrivo. Attraverso la gioia dei canti, il ritmo dei balli e la profondità delle riflessioni hanno evidenziato il centro del natale: la nascita di Gesù, Dio tra noi.
Particolare emozione hanno suscitato le due scene recitate contemporaneamente: in una veniva rappresentata la Betlemme al tempo del censimento, con il mercato, i mestieri ed i soldati; nell’ altra scena invece i ragazzi dei nostri giorni, intorno alla fontana, sulla panchina, che vivevano le loro esperienze giovanili quotidiane.
Si è creata un’atmosfera magica, allietata anche dalla neve artificiale e dal pubblico che ha riempito la piazza con gran calore e con molti applausi.
Molto toccante la scena in cui Maria e Giuseppe chiedono ristoro e riparo prima alla Betlemme e poi nell’Olevano dei nostri giorni. L’impegno dei bambini e ragazzi, le fatiche e il tempo messo a disposizione da educatori e catechisti è stato certamente ripagato, non solo dal successo ma soprattutto dalla percezione che davvero in quel momento si stava annunciando qualcosa di forte! Olevano era come Betlemme! E proprio da lì occorreva ripartire.
Un gesto ancora più importante e significativo è stato fatto con il lancio di palloncini rossi verso il cielo, per ricordare insieme alle vittime dell’Ucraina, anche la tragedia che ha colpito le famiglie di Ischia, a Casamicciola, come segno di speranza e preghiera per loro.
Sara Silei