Dopo un’attesa vissuta con fervore e gioia, sabato 19 dicembre la nostra diocesi è stata arricchita della grazia di cinque nuovi diaconi. Maurizio Baldi, Fernando Gioisi, Salvatore Giunta, Diego Lozzi, diacono transeunte, in vista di diventare presbitero, e Antonio Pantoni, hanno ricevuto l’ordinazione diaconale per mano del vescovo, Monsignor Mauro Parmeggiani, e per l’effusione dello Spirito Santo, dispensatore di doni e fortificatore nell’opera del ministero.
La celebrazione si è tenuta nel santuario di Nostra Signora di Fatima a San Vittorino Romano, con festosa e solenne partecipazione del popolo di Dio, sia tra le rappresentanze ecclesiali, che nella consistente presenza delle comunità di appartenenza dei cinque nuovi ordinati, accorse per esprimere il loro muto orgoglio per la scelta di apostolato dei propri concittadini. Il rito si è svolto con momenti toccanti ed intensi, annunciati da quell’eccomi, espresso dagli ordinandi nella loro presentazione, ribadito nell’accettazione dei propri impegni davanti al vescovo, ripetuto nei gesti distintivi dell’affidamento e della consacrazione a Dio, per giungere al momento della vestizione e della consegna dei Vangeli, base fondante della dimensione missionaria della diaconia.
Nella sua omelia il vescovo ha ricordato come sia imprescindibile il ricorso alla preghiera, che alimenta e ravviva l’operato di quanti devono disporsi al servizio degli altri, a vario titolo, ricordando, agli ordinandi e ai presenti, che «Dio entra nella nostra storia e prende il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi. Con noi per sempre, con noi come una salda roccia sulla quale possiamo appoggiare i nostri piedi come si appoggiano i piedi su una roccia che troviamo nel mare mentre nuotiamo al largo e, stanchi, desideriamo un approdo». Proprio riflettendo sulla genealogia di Dio, venuto ad abitare in mezzo a noi, Sua Eccellenza ha elogiato la figura di san Giuseppe come modello di vita e di servizio nella chiesa e nel mondo.
Ai nuovi eletti il Vescovo ha ricordato che, come Giuseppe «avete scoperto il sogno che Dio ha su di voi e le vostre vite […] promettete obbedienza ad un Vescovo […] che non può assicurarvi nulla se non che la chiesa, così come io prenderò saldamente le vostre mani tra le mie, vi sarà vicina, terrà in nome di Dio le vostre mani custodendole affinché non camminiate soli e caso mai perdendovi in mezzo a tante mani che vogliono afferrare chi si affida a Dio […]. Come Giuseppe e Maria vi invito ogni giorno a ripetere il vostro “fiat” e ad insegnarlo a quanti incontre-rete nel ministero e nella vita, mostrando obbedienza […] non ai vostri calcoli umani […], bensì completa disponibilità a lasciare che Dio realizzi i suoi progetti su di voi tramite persone che forse apparentemente potrebbero anche sbagliare, ma che se ascolterete sicuramente vi aiuteranno a vivere ciò che è meglio per voi e per i fratelli». Ancora nella sua omelia il Vescovo ha augurato ai futuri diaconi di avere come Giuseppe un “coraggio creativo”, per affrontare anche le situazioni non semplici, abbracciandole. Ha affidato infine ai nuovi cinque diaconi i poveri, i giovani, le famiglie. La serata si è conclusa nella gioia di ritrovare amici e conoscenti delle varie parrocchie o associazioni che hanno hanno reso e rendono viva la nostra identità di comunità diocesana.
Emanuela Vittozzi