“Saper parlare con il cuore”, è il messaggio che papa Francesco ha rivolto al mondo in occasione della 57ª Giornata delle comunicazioni sociali, che sarà celebrata il prossimo 21 maggio. Molto significativa la data scelta per la pubblicazione di questo messaggio, il 24 gennaio, festa di san Francesco di Sales, patrono della Comunicazione e dei giornalisti. Dopo aver esortato ad andare a vedere e ascoltare prima di raccontare, nei due precedenti messaggi, quest’anno il Papa invita a fare uso della cordialità nel servizio nell’ambito della comunicazione.
Questo significa educarsi alla pace e alla compassione per partecipare alla costruzione di una società più umana e giusta. Nel messaggio, il Papa sottolinea l’importanza di cercare e proclamare la verità, anche quella scomoda, ma sempre guidati dalla carità. Il programma del cristiano, infatti, dice Francesco citando Benedetto XVI, «è un cuore che vede». Perché «solo ascoltando e parlando con il cuore puro possiamo vedere oltre l’apparenza e superare il rumore indistinto che, anche nel campo dell’informazione, non ci aiuta a discernere la complessità del mondo in cui viviamo».
È un vero richiamo, quello del Papa, al mondo della comunicazione e dei media, contro l’indifferenza e la disinformazione, che falsificano e strumentalizzano la verità. Aprire il cuore e le braccia, usare il linguaggio della gentilezza, contro ogni tipo di crudeltà “narrativa”, è lo stile comunicativo che chiede il Santo Padre e che si acquisisce lavorando su se stessi. In effetti, «siamo ciò che comunichiamo», dice san Francesco di Sales.
Roberto Sisi