Distrutta l’antica chiesetta di San Sebastiano, fu ricostruita col titolo di San Sebastiano e San Rocco tra il maggio e settembre 1527 a una navata, col soffitto a capriate scoperte, tre altari, di cui uno maggiore e gli altri laterali, accesso attraverso due gradinate, terminanti in un balcone, al cui centro è la porta d’ingresso. Il campanile sorse in seguito. Situata fuori del paese, la chiesa vide intorno a sé, verso la metà del XVIII secolo, le prime abitazioni, cui seguirono a ritmo costante le altre, che formarono presto un popoloso rione. Fu necessario, quindi, erigerla a parrocchia, e ciò avvenne il 16 aprile 1929 con decreto del card. Vincenzo Vannutelli. Don Lorenzo Bonuglia, che la resse come parroco fino al 1933, la dotò di arredi sacri e si adoperò per arricchirla di una seconda campana, donata da Cipriano Pizzuti. Don Umberto Carletti, succeduto a don Bonuglia, l’ha ingrandita e totalmente restaurata e vi ha annesso la casa canonica. A lui si deve anche la realizzazione di un campo sportivo e la sistemazione della zona dell’Antera, per valorizzare l’acqua santa.