mercoledì, 26 Marzo 2025
Il Vescovo Mauro Parmeggiani

 

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Decima Vicaria

Serrone - San Pietro Apostolo

ORARI MESSE

FESTIVI
11.00

PREFESTIVI
17.00 (18.00 estivo)

Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Festivi: 8.00 – 9.30
Feriali: 17.00 (18.00 estivo)

Chiesa di San Rocco
Festivi: 9.30

RECAPITI

TELEFONO
0775 523042

EMAIL
spiritosanto300951@tiscali.it

INDIRIZZO
P.zza Mons. Mario Proietto 1, 03010 Serrone (Fr)

PERSONE

PARROCO
Don Piero Isola

SACERDOTI DOMICILIATI
Don Vincenzo Spina
Don Primo Martinuzzi

DIACONO IN SERVIZIO
Pierluigi Flavi

Cenni Storici

La chiesa è posta nella parte alta del centro storico da cui si domina la valle, secondo l’asse est-ovest delle chiese del X-XIII sec. La torre campanaria merlata spicca tra le costruzioni in pietra a faccia vista e con l’intonaco grigio invecchiato dal tempo che danno al Serrone l’aspetto tipico dei paesi circostanti. La sua facciata presenta una superficie con paramento murario in pietra calcarea locale, con i conci squadrati agli angoli e in corrispondenza del punto di incontro della zona inferiore, inclinata diversamente rispetto al corpo della chiesa attuale, appartenente ad una più antica. L’interno della chiesa si presenta a tre navate: quella centrale è terminata da un’abside affrescato con due finestre ovali, al centro la pala dell’altare maggiore collocata nella parete di fondo raffigurante l’arcangelo San Michele, patrono principale di Serrone. Il corpo centrale è caratterizzato da una serie di archi con colonne in stile romanico in pietra squadrata a vista che hanno le superfici macchiate da una precedente intonacatura, sopra ad essi corre una cornice modanata in pietra. Il soffitto è coperto da una tela dipinta con motivo a cassettone. La Chiesa parrocchiale di S. Pietro aveva anticamente, nella parte superiore, una canonica, nella quale vivevano i chierici e che sembra sia rimasta in uso fino al secolo XVI. Alla parrocchia di S. Pietro facevano capo le confraternite del SS.mo Sacramento e della Madonna del Rosario, quest’ultima esistente. Dalla lettura delle visite pastorali e apostoliche, consultate nell’archivio diocesano di Palestrina, si traggono le principali notizie relative alla chiesa negli anni che vanno dal 1600 alla fine del 1800. Sebbene l’origine di questa chiesa sia sconosciuta, tuttavia prova la sua antichità un rescritto di papa Celestino III, dell’anno 1192, come riferito da Cencio Camerario in cui viene annotato che essa era soggetta al Vescovo di Palestrina già da allora. Queste notizie sono riportate nella Visita Pastorale del 1837-39, redatta dal Cardinale Carlo Maria Pedicini (1830-40), nella quale si afferma che prima del 1300 la chiesa era dedicata ai “… Santi Principi Apostoli, come mostravano le loro immagini dipinte sul muro, ma quando queste furono coperte dalla calce fu sostituita nell’altare maggiore una tela dipinta che presentava la sola immagine di San Pietro Apostolo, che piangeva la sua triplice negazione, mentre sparì quella di San Paolo … del tutto sconosciuto il motivo per il quale si sia prodotto questo cambiamento”. Descrivendo la chiesa si fa menzione del coro dietro l’altare e della piccola sagrestia contigua alla cappella maggiore a sinistra dell’abside, à cornu evangelij. Il pulpito “… di forme eleganti…” è posto nella navata centrale à cornu evangelij; sulla porta principale c’è un ”… organo di bella forma …”. Più in generale parlando della chiesa si presenta “… di forma ampia, con tre navi delle quali la maggiore ha un tetto ben conservato e le altre due voltate…” Già da allora si menziona la società del SS.mo Rosario e quella del SS.mo Sacramento, fondata nel maggio del 1615. Nella navata laterale sinistra, in cornu evangelij, dopo il fonte battesimale “… chiuso da opportuni cancelli con serratura e chiave…” si trovano: “… l’altare dei Santi Francesco e Domenico, … con immagine dipinta, in ordine segue l’altare di Sant’Antonio di Padova, quello di San Carlo con immagine dipinta e stucchi, ultimo della medesima navata …” A cornu epistolae in ordine si trovano: “… l’altare del SS.mo Crocifisso ornato di stucco dorato, quello di San Michele Arcangelo, quindi l’altare del SS.mo Rosario i cui misteri sono dipinti in una tavola, e quello della Madonna del Carmelo e di San Giuseppe con immagine, ultimo di questa navata …”; a seguire “il campanile, formato da un’unica torre con tre campane … “ Della Visita pastorale del 1717 fatta dal card. Spada (1710-17), riportiamo l’elenco degli altari presenti: San Francesco, San Carlo, Sant’Antonio di Padova, Santi Domenico e Bernardino, San Giuseppe, SS.mo Rosario, San Michele Arcangelo, SS.mo Crocifisso. Nella descrizione della chiesa non si riscontrano notizie che non siano già state riportate precedentemente. Tornando alla Visita del 1837-39, si dice “… non essendo certa la consacrazione di questa chiesa essa fu consacrata il 6 ottobre 1793, nella solennità del SS.mo Rosario dal vescovo mons. Giuseppe Graziosi …” La città viene descritta come fortificata e al “ … centro di questa si trova la chiesa che ha la porta principale ad occidente e quella laterale verso il tempietto della Beata Vergine Maria Assunta. La dividono tre navate delle quali la maggiore è al centro, finora sotto un tetto a tegole, ora sotto un soffitto a cassettoni e tavole nude … le navate minori, dalle due parti, sotto archi e volte. È ornata da otto altari. L’altare maggiore di marmo è chiuso tra recinti in ferro ed è circondato dai sedili del coro disposti a semicerchio. Sopra la porta principale si vede un soppalco con l’organo il cui accesso è molto angusto. La sacrestia, à cornu epistolae dell’altare maggiore, presenta un duplice ingresso all’esterno e all’interno del coro, da questa si accede all’alta torre sacra che ha solo due campane perché la terza non è stata riparata dopo la sua rottura …”

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