Il convento a Ripoli nacque nel 1603 e dopo quasi tre secoli di vita fu confiscato dal Demanio italiano nel 1875. Era sorto su pianta cruciforme in un terreno di proprietà del tiburtino Eugenio Fucci, Vescovo di Veroli, a cui si devono la donazione del terreno e la fabbrica della chiesa, di cui egli benedisse la posa della prima pietra e dove fu sepolto dopo la morte. Del convento, terminato in un triennio, i cappuccini presero possesso il 14 aprile 1606, lasciando quello di Colle Paciocco. La chiesa, terminata dopo altri cinque anni fu consacrata dal Cardinale francese Francesco di Gioiosa, protettore dell’ordine e decano del sacro collegio, il quale impose al nuovo edificio il titolo di Santa Croce, il 4 settembre 1611. L’edificio aveva una trentina di celle, una biblioteca, un refettorio e vi risiedevano circa una quindicina di persone tra sacerdoti e laici. Il convento divenne in quegli anni anche centro di corsi superiori di teologia e di filosofia. La seconda Dedicazione, dopo un periodo di uso profano e dopo i grandi restauri, fu fatta il 3 aprile 1837 dal Vescovo Francesco Pichi.