Cenni Storici
È situato sul monte Scalambra, in un bosco di lecci a 1100 m di altitudine e si fa risalire al 1200, anche se ci sono ruderi di una costruzione di una data più antica. Non ci sono documenti che accertino la data precisa della sua prima costruzione: è verosimile che esso sia sorto più tardi degli altri 12 chiostri fondati da S. Benedetto da Norcia nella valle dell’Aniene e nei suoi circondari, e cioè dopo che l’abbazia di Subiaco, già distrutta nel 601 dai Longobardi, fu nuovamente popolata al principio del secolo VIII. E questo, quando la regola benedettina cominciò a diffondersi vigorosamente in tutto l’Occidente.
Nel XIX sec., un romitorio presente in un ambiente accessibile dall’interno del Santuario, fu adibito a casa di eremiti, che si susseguirono nel risiedere in questo luogo isolato.
A partire dal 1976 sono stati radicalmente restaurati il santuario e il romitorio da volontari della parrocchia di S. Pietro Apostolo. L’ultimo restauro risale al 2004.
Anche attualmente, gli altari sono tre, di cui il principale dedicato a San Michele Arcangelo, gli altri due rispettivamente al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria.