Pellegrini alla Mentorella con l’arcobaleno

Il bello di una Comunità Cristiana in cammino è sicuramente la crescita dal punto di vista della fede e la riscoperta di non essere soli. La scorsa domenica, 20 ottobre, la nostra Comunità si è radunata al Santuario della Mentorella di Guadagnolo, per un’esperienza molto toccante e fortemente voluta dal Nostro Parroco Don Bruno, il quale ha colto l’occasione per accogliere, insieme agli accompagnatori e catechisti, le nuove famiglie che cominciano il Cammino di Iniziazione Cristiana con i loro figli. La situazione meteorologica non era certo delle più favorevoli, siamo partiti un po’ dubbiosi e scoraggiati dalla pioggia pensando di non poter godere del posto che stavamo per raggiungere. Durante il viaggio però, quasi vicini alla meta, un arcobaleno grandissimo e assai intenso nei suoi colori ci ha aperto il cuore e ci ha dato il benvenuto. La pioggia è cessata e questo ci ha consentito di dare inizio al nostro pellegrinaggio. Arrivati in cima, abbiamo percorso gli ultimi metri in prossimità del Santuario con canti e salmi per lodare il Signore e il creato che avevamo tutto intorno. L’atmosfera che si è creata è stata magica, densa di sentimento e consapevolezza di non essere soli.

La Comunità c’è, è presente e soprattutto è in cammino. Siamo stati accolti dai Padri Resurrezionisti che custodiscono il Santuario, i quali ci hanno permesso di celebrare la Messa, assai partecipata anche di chi si è trovato a passare per caso.

Li ringraziamo, per averci fatto da guida narrando la storia delle apparizioni avvenute in quel luogo e della costruzione del Santuario nel corso dei secoli e, particolarmente, perché ci hanno permesso di visitare la stanza in cui Giovanni Paolo II ha soggiornato in una delle sue tante visite al Santuario. Suggestivi sono stati anche il panorama che si può godere dall’alto della Scala Santa e la grotta in cui ha dimorato, per qualche periodo, San Benedetto. Il pellegrinaggio lo abbiamo concluso, come sempre, con un momento di convivialità. Cosa ci è rimasto di questa giornata? L’aver riscoperto che il posto dove viviamo non è solo un dormitorio, ma un luogo in cui le famiglie possono ritrovarsi nel segno della Croce. Che la Parrocchia e la Comunità sono la famiglia che ci sostiene e ci abbraccia nei momenti di gioia e in quelli più amari. Che la fede cristiana non è solo una lista di preghiere da recitare ma è vita, passione, responsabilità e corresponsabilità … sempre nella libertà dei figli di Dio.

Carla Zuppa