Pellegrini nella speranza

L’incontro degli insegnanti di religione cattolica con il Vescovo a Subiaco

Venerdì 30 agosto si è svolto un incontro di formazione per gli insegnanti di religione cattolica, presso il monastero di Santa Scolastica a Subiaco. Prima di iniziare un nuovo anno è sempre piacevole incontrare tanti colleghi e amici, per vivere un momento comunitario di confronto e formazione. La giornata ha avuto inizio con la partecipazione alla Celebrazione Eucaristica, presieduta dal nostro Vescovo Monsignor Mauro Parmeggiani, presso il monastero stesso.

Il Vescovo ha augurato agli insegnanti un buon anno scolastico, ricordando che i cristiani devono essere “pellegrini di speranza” e riprendendo il Vangelo del giorno, sulla parabola delle dieci vergini in attesa dello sposo, ha sottolineato che si deve essere sempre come “lampade accese” per gli alunni che ci sono stati affidati. Lampade illuminate dall’amore infuocato di Dio, per questo continuiamo a vivere nella speranza. Per questo, da cristiani dobbiamo fare il massimo per “ardere”, perché i giovani hanno bisogno di testimoni “infuocati dall’amore di Dio”.

Alla celebrazione è seguito un momento di riflessione sul tema del Giubileo, esperienza forte nell’anno 2025, che a livello universale avrà inizio con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro a Roma il 24 dicembre 2024.

Il nostro Vescovo ha iniziato la meditazione, con un breve excursus biblico e storico sul Giubileo, che ci ha fatto scoprire quanto lo stesso, nell’Antico Testamento, fosse collegato con i temi della remissione, della liberazione e del perdono.

Il Vescovo ha sottolineato che il Giubileo è vero evento di grazia del Signore e comprende atti di evangelizzazione per i poveri, di liberazione dall’oppressione, soffermandosi soprattutto sul tema della speranza.

Ha aggiunto, che noi siamo come i due discepoli di Emmaus e solo dopo aver camminato con il Risorto potremo essere veri testimoni di speranza. La speranza è attesa del bene e si fonda sulla certezza che il Signore è vivo. “Dov’è la mia speranza?”. Non sarà facile rispondere a questa domanda, perché vivere nella speranza non esclude la tribolazione, per questo dobbiamo allenarci all’attesa, all’arte della pazienza. Dobbiamo prepararci a vivere il Giubileo, questo anno di grazia teso a rafforzare la speranza cristiana, vivendo in comunità, pregando, ascoltando la parola, ma anche trovando dei momenti di silenzio e riflessione personale. Speranza, attesa, pazienza, tanti spunti che ci accompagneranno nel nostro cammino. La giornata è proseguita con la visita guidata al Sacro Speco di San Benedetto, uno dei luoghi più significativi della spiritualità.

Lì il Santo ha trascorso un periodo della sua vita. Particolarmente suggestiva è la grotta, dove Benedetto trascorse ben tre anni della sua vita da eremita. Dopo quest’interessante viaggio nell’arte e nella storia, l’incontro si è concluso con un momento di convivialità, mangiando insieme, anche questa è stata un’occasione per conoscersi meglio e confrontarsi. Ora siamo pronti per un nuovo anno scolastico, impegnandoci ad essere “veri testimoni di speranza”.

Maria Luisa Genito
insegnante di religione cattolica