Pozzaglia celebra gli anniversari di Agostina, la concittadina santa, patrona degli infermieri

Sono quattro le ricorrenze che la riguardano: 160 anni dalla nascita, 130 dalla morte, 25 anni dalla canonizzazione e 20 anni dal ritorno in parrocchia delle sue spoglie mortali

Duemila anni fa, riferendosi a Gesù, Natanaele disse a Filippo:« da Nazareth può venire qualcosa di buono?». Tuttora accade nella nostra diocesi e non solo che qualcuno sia tentato dallo stesso dubbio. «Da Pozzaglia può venire qualcosa di buono?». Come allora si sapeva ben poco di Nazareth ancora oggi c’è chi dice: «Ma Pozzaglia dove si trova?».

La risposta di Filippo: «viene e vedi» mi apre la strada per dire quanto segue. Pozzaglia è un piccolo borgo situato sull’Appennino a quasi 900 metri sul livello del mare, in una posizione di confine lontana dal capoluogo Rieti, lontana dalla diocesi di Tivoli, a pochi chilometri dalla provincia di L’Aquila da una parte e dalla provincia di Roma dall’altra, per arrivarci gli ultimi chilometri sono tutte curve che si snodano nel bosco e poi quanto meno te lo aspetti ti trovi davanti a un racimolo di case bianche e antiche strettamente unite tra di loro. Ti sembra di vedere un gregge che si riposa dopo avere brucato tutto il giorno sulle pendici che la circondano.

Ebbene questo modesto paese di montagna si può gloriare di avere dato i natali a una santa. Sì a sant’Agostina Pietrantoni, seconda di 11 fratelli, che a 22 anni lasciò i suoi affetti più cari per consacrarsi al Signore e dedicare come infermiera le sue energie più belle al servizio di malati nell’ospedale Santo Spirito in Roma.

A 30 anni lasciò la terra per il cielo, tristemente uccisa da un suo assistito. La sua tragica morte svelò la bellezza della sua vita interiore, la fortezza e la pazienza nelle prove della vita, l’amore generoso e disinteressato per tutti, specialmente per i più poveri, i più deboli, i più sfortunati.

Quest’anno quattro anniversari la riguardano da vicino: 160 anni dalla nascita, 130 dalla morte, 25 anni dalla canonizzazione e 20 anni dal ritorno in parrocchia delle sue spoglie mortali.

A Pozzaglia giovedì 18 aprile alle 18 il Vescovo Mauro presiederà l’Eucaristia nella ricorrenza del XXV di canonizzazione. Mons. Parmeggiani ha invitato tutti i parroci della quarta vicaria a concelebrare e partecipare assieme a una rappresentanza delle loro parrocchie.

Prima della Messa chi verrà a Pozzaglia potrebbe visitare la casa natia di sant’Agostina, potrà ammirare i murales dipinti lo scorso anno e potrà partecipare all’incontro che si terrà nella sala comunale, dove verrà presentato l’iter percorso per giungere alla canonizzazione di sant’Agostina patrona degli infermieri d’Italia altre cose belle ci sono da vedere a Pozzaglia con tanta gioia nel cuore noi suore della Carità diciamo a tutti «vieni e vedi!».

Rita Frizzo
Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret