Premio Giordani: l’Amore per il fratello

Va a «Familiaris Consortio» il riconoscimento 2024; il presidente Sanseverino: «questo consultorio vuole essere un ponte che collega le diversità, senza distinzioni»

Il Premio Igino Giordani è ormai un evento consolidato che coinvolge gli alunni e gli insegnanti di religione delle scuole primarie e secondarie della Diocesi tiburtina, promosso dal vescovo S.E. Mons. Mauro Parmeggiani e realizzato dalla comunità del movimento dei Focolari presente sul territorio. Gli alunni sono stati invitati a lavorare e approfondire durante l’anno la figura del nostro concittadino su di un tema specifico che viene assegnato loro.

Quest’anno il titolo del premio toccava un argomento di profonda attualità: l’Amore per il fratello. Così il 24 maggio, nella suggestiva chiesa di San Vincenzo, è avvenuta la premiazione durante la quale il vescovo Parmeggiani si è rivolto ai giovani con parole di incoraggiamento invitandoli a non lasciarsi sfuggire la gioia che dà la vera fraternità e a diventare alfieri di fraternità ed ha concluso dicendo «siamo chiamati a dilatare la fraternità naturale fino all’intera famiglia umana».

Il prof. Lo Presti, direttore del Centro Igino Giordani, ha messo in risalto come Giordani vivesse la fraternità in famiglia, ma anche come fosse coerente nelle sue scelte cristiane, quando in Parlamento cercava di essere punto di unità non solo nel suo partito ma anche con gli avversari politici. La seconda parte della mattinata ha visto premiati gli alunni che hanno espresso cosa è per loro l’Amore per il fratello in maniera sapiente, profonda e concreta, raccontando come Giordani sia stato per loro un esempio importante da seguire in momenti di buio.

La personalità o realtà che si è distinta in modo particolare sul tema citato e che è stata premiata quest’anno è il Consultorio Diocesano Familiaris Consortio. Da anni lavora per sostenere quanti si trovano in difficoltà dal punto di vista economico, sociale, psicologico, spirituale rispettando ogni diversità e credo.

Ha ritirato il premio il responsabile del Consultorio, Ciro Sanseverino, che nel ringraziare ha detto che «questo consultorio vuole essere un ponte che collega le diversità … noi, non facciamo distinzioni» come diceva Giordani: «Siamo un ponte verso il futuro». Con questa speranza nel cuore auguriamo a tutti un futuro migliore.

Melissa Cicerone
segretaria aggregazioni laicali