Se la primavera anticipata desta preoccupazione per il disfunzionamento ambientale, la primavera dello spirito promossa dalle parrocchie di S. Margherita e S.Rocco di Olevano Romano, ha rigenerato di nuova linfa la fede, più o meno profonda, e l’entusiasmo pastorale di educatori e genitori. Nel fine settimana dall’11 al 13 febbraio, infatti, la comunità olevanese ha avuto la fortuna di ospitare, per un’iniziativa catechetica, le “Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino”, provenienti da Assisi. Le cinque sorelle, peraltro molto giovani, hanno stupito per la pacatezza determinata e per gli sguardi offerti, in cui ciascuno ha ravvisato letizia semplice, ma contagiosa.
Diverse le realtà umane chiamate all’ascolto e alla partecipazione, con particolare riguardo alle famiglie dei ragazzi che si stanno preparando alla celebrazione del sacramento della Cresima e agli adolescenti stessi, con le loro inquietudini, non così dissimili dall’ardore del primo Francesco, giovane dapprima appassionato di guerra, donne e denaro, ma poi conquistato dallo sguardo di un umile crocifisso. Il Crocifisso, copia di quello presente nella chiesa di San Damiano e artefice di una conversione che ha cambiato la storia, ha accompagnato le missionarie nella catechesi, con l’invito ai partecipanti di servirsi di Gesù in Croce, come specchio in cui riflettersi per rimodulare la nostra vita sulle sue impronte. Particolarmente efficace la similitudine offerta nella lettura del Vangelo dei cinque pani e due pesci, nel quale si ravvisa la necessaria intermediazione degli apostoli nello sfamare la folla, come richiamo all’importanza dell’impegno anche dei laici nella pastorale; le ceste avanzate, dopo la distribuzione del cibo, rappresentano una sovrabbondanza che non può essere messa da parte, ma che ogni educatore è chiamato a condividere, donando un po’ di ciò che gratuitamente ha ricevuto.
L’azione del catechista oggi deve concretizzarsi nel rendere partecipe il prossimo, i ragazzi, i malati, di ciò che a noi ha procurato sazietà, senza pretendere di decidere personalmente quando e in che misura ci debba essere ridato indietro ciò che con tanta fatica si è seminato nella comunità, ma lasciando fare al Signore, che ci ama rendendoci liberi. L’appuntamento con le suore Francescane vivrà una seconda puntata alla fine di marzo, con un nuovo week-end missionario, per un’amicizia che si è intenzionati a non lasciare andare, ma che vuole essere rinsaldata, anche riproponendo visite ad Assisi sotto il loro patrocinio, proprio come quella svoltasi da alcuni ragazzi del catechismo a novembre, e che ha reso possibile un incontro tanto entusiasmante in Umbria, quanto coinvolgente ad Olevano Romano.
Emanuela Vittozzi