Come accade dal 1879, anche quest’anno si è snodata tra le vie di Cave la Rievocazione Storico Religiosa della Passione di Cristo. Agli albori, la manifestazione consisteva nel portare in processione la statua del Cristo morto e di Maria, accompagnati dal clero cittadino e dal coro delle Pie donne. Nel corso della metà del novecento, la processione si è trasformata in una sintesi di tutta la storia sacra dell’Antico e Nuovo Testamento che da Adamo, si dipana fino ad arrivare al Cristo che muore sulla croce.
La rievocazione della Passione di Cristo che viene realizzata a Cave affonda dunque le radici in un passato lontano e da più di sessant’anni continua ad essere tra le manifestazioni più significative del nostro paese grazie all’ attento e complesso lavoro del Comitato Venerdì Santo. La sera del Venerdì Santo, le strade cittadine si riempiono di persone che attendono il passaggio del sacro corteo e, al rumore dei tamburi che aprono la sfilata, scende un silenzio denso, palpabile, in cui i luoghi e le persone si trasformano e davanti agli occhi della folla sfilano centinaia di figuranti che rappresentano personaggi significativi della Bibbia. All’interno della processione, spiccano scene di gruppo: i profeti, le regine accompagnate dal loro corteo di ancelle, gli Israeliti che trasportano l’arca dell’Alleanza, il Sinedrio, i soldati romani che marciano con le insegne del potere, fino a giungere a Gesù che, entrando a Gerusalemme, è circondato da una folla di bambini.
Il cuore della processione è racchiuso nella parte finale, nella scena drammatica del Cristo sofferente, schiacciato dal peso della Croce e dal catafalco con Cristo morto coperto da un sudario. Nell’aria notturna echeggia il canto antico delle Pie donne che accompagnano la processione fino alla rappresentazione scenica della Crocifissione sul Golgota e quel canto sembra far rivivere il rumore del vento e il pianto di coloro che erano ai piedi della Croce. Il sacro corteo ricorda a chi osserva con uno sguardo attento e animato dalla fede che dall’inizio dell’umanità scorrono ere e millenni in cui Dio è stato presente nella vita degli uomini, malgrado i loro peccati e tradimenti, pensiamo ad Adamo, ad Eva, a Caino fino ad arrivare a Giuda. Ma il Signore si incarna anche nelle esistenze luminose che esprimono coraggio, amore per la vita e che trovano la sintesi più perfetta in Maria.
Dio continua ad essere presente nella storia oggi e sempre, cammina nelle strade, tra gli uomini. Sulla croce ha fatto suo il male del mondo, il male che in ogni epoca segna i destini di individui e popoli. Gesù ha sperimentato il dolore che squarcia il cuore, ma nel silenzio del mattino di Pasqua, nel mistero di quell’aurora è Risorto, ha vinto il dolore e la morte e lo ha fatto per ciascuno di noi, per sempre.
Lia Renzi