A differenza dello scorso anno questa volta non è intervenuta la pioggia ad impedire lo svolgimento della tradizionale processione di domenica 26 maggio, in coincidenza con la Festa della Santissima Trinità, e così la comunità parrocchiale del quartiere Arci, alla periferia di Tivoli, non ha fatto mancare il suo affetto e devozione alla sua Santa Patrona Sancta Maria Arcuum lungo un articolato percorso su via Empolitana e via degli Arci. Il tema principale che ha voluto sottolineare il parroco don Andrea Pasquali durante la celebrazione religiosa alle ore 18, nella quale è stato affiancato da don Giovanni Lette, è stato quello di non far esaurire e limitare il messaggio religioso e l’insegnamento della ricorrenza solo al giorno della tradizionale Festa, ma che possa nascere, in ogni componente della comunità del quartiere, la ferma e costante volontà di “poggiare la propria quotidianità sulla parola di Dio accogliendo il Mistero della Santissima Trinità come luminoso punto di riferimento per sé, per la propria vita e per gli altri”.
Anche quest’anno don Andrea ha sottolineato l’importanza di sentirsi orgogliosi di avere Maria, la Madonna, come Patrona: “occorre seguire il Suo esempio per poter diventare una comunità fervente” ha detto il parroco. Don Andrea si è, inoltre, rallegrato per la presenza di numerosi bambini dei vari corsi di catechismo e ha invitato i genitori a “dare ai bambini la gioia della Fede, aiutandoli a crescere guardando a Dio e a Maria, per togliere quel malessere che, a volte, affiora dalla nostra esistenza”.
L’immagine della Madonna è stata trasportata dai componenti della omonima Confraternita accompagnata da numerosi fedeli e molti bambini insieme alle catechiste, mentre la Banda di Guidonia Montecelio contribuiva a rendere più gioiosa la Processione. A vigilare sulla sicurezza del lungo percorso sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale di Tivoli e una rappresentanza del gruppo Operativo Volontari della sezione “V. Brig. Renzo Rosati” dell’ Associazione Nazionale Carabinieri di Tivoli.
La parrocchia di Santa Maria agli Arci (così denominata per la presenza di due ruderi dell’acquedotto romano: Anio Novus e Anio Vetus) compie 65 anni di vita, essendo stata istituita il 24 maggio 1959 con un decreto del vescovo Luigi Faveri, mentre la denominazione attuale si deve al vescovo Guglielmo Giaquinta.
Da nove anni don Andrea è la guida pastorale di una comunità che oggi conta circa tremila abitanti e che intende continuare a guardare al futuro con ottimismo e speranza di crescita ricordando sempre il proprio passato, ma anche per proseguire, con l’impegno di una maggiore testimonianza di Fede nel quotidiano, nel presente. Sempre con la consapevolezza dello sguardo benevolo e protettivo di Maria. Al termine della processione i fedeli si sono ritrovati nella Sala parrocchiale per condividere un momento di gioia e fraternità.
Vincenzo Bucciarelli