Saluto alla Madonna di Quintiliolo

Un sommesso viavai di persone anima le strade del centro storico di Tivoli. È appena l’alba, ma la folla converge verso il Duomo, dove la tradizione vuole che l’immagine di Maria di Quintiliolo lasci la città, la prima domenica di agosto. Si prega il rosario, quindi viene celebrata la Messa con il Vescovo Mauro.

Commosso, ma discreto stavolta, il saluto dei fedeli, privo delle connotazioni festose di maggio e dell’apparato organizzativo che coinvolge tutti i rioni. Un silenzio che in quest’ultima parte delle celebrazioni mariane sembra invitare all’ascolto ai piedi della Vergine e a un andare per il mondo con Gesù, “via” che la Madre, nell’Icona bizantina, al tempo stesso dona, abbraccia e indica a tutti gli uomini.

«Maria è il Silenzio» scriveva il servo di Dio Igino Giordani, «per stare in ascolto della Trinità, per mezzo di Gesù. Il silenzio è la conca che raccoglie la parola, e il riparo dello spirito per meditarla».

Questi due elementi, ascolto della Parola e preghiera, hanno in effetti contraddistinto la presenza della Madonna di Quintiliolo in Cattedrale. Per tre mesi la comunità si è raccolta per l’adorazione eucaristica giornaliera guidata dal parroco don Fabrizio Fantini e, ogni sera, per il Rosario dei bambini e la “buona notte a Maria”. Presenti anche in quest’ultima celebrazione con un canto speciale, i giovanissimi della parrocchia san Lorenzo hanno offerto un cuore floreale e accompagnato l’Icona all’uscita dalla Basilica, scortata dalla confraternita dei Butteri.

Mons. Parmeggiani, nella sua omelia, ha spiegato che l’essenza della fede è appunto accogliere Gesù come il vero pane della vita, non tanto una comprensione intellettuale, quanto un lasciarsi afferrare e possedere da un Dio innamorato della sua creatura. E al termine della celebrazione ha ricordato: «San Giovanni Paolo II diceva che l’uomo è la via della Chiesa. Se non c’è rispetto per Dio non c’è rispetto neanche per l’uomo e viceversa, come ci mostrano le notizie di guerra e anche quello che è avvenuto alle inaugurazioni delle olimpiadi. L’uomo è la più bella creatura redenta dal Signore. Maria è il modello perfetto di umanità, preservata fin dal concepimento dal peccato originale. Guardiamo sempre a Lei per avere rispetto di Dio e dell’uomo».

Antonio Marguccio