Martedì 4 ottobre 2022, nel Nido dei santi, San Francesco in Bellegra, si è svolta, alla presenza delle Autorità locali, la Solennità di San Francesco Patrono d’Italia. Con preghiere e canti, dopo l’accensione della lampada della pace, si è formato un corteo che lentamente è entrato in chiesa per la celebrazione solenne della Santa Messa, presieduta da Monsignor Felicetto Gabrielli, Vicario generale della Diocesi di Palestrina.
Erano presenti le quattro Fraternità dell’OFS, con i propri Ministri: Olevano Romano, Bellegra, San Vito Romano e Subiaco e moltissimi fedeli. Molto argomentata, sulla figura di san Francesco, l’omelia di monsignor Felicetto Gabrielli.
San Francesco è ormai un’icona. Viene trattato come una scorta di “feticcio” al quale possiamo affibbiare qualsiasi etichetta alla moda. In realtà il san Francesco storico è un’altra persona, non è un logo per marchiare le nostre idee. È un santo della Chiesa cattolica che ha incarnato in sé la figura di Cristo. Non era un rivoluzionario, anzi: “predicava di sopportare le persecuzioni con amore, per amore e gloria di Dio”. Non esiste Francesco senza il suo amore verso i sacerdoti (“Se io incontrassi un sacerdote ed un Angelo, saluterei prima il sacerdote e poi l’angelo”) e la sua dedizione alla partecipazione della Messa. “Tutta l’umanità trepidi, l’universo intero tremi e il cielo esulti, quando sull’altare, nella mano del sacerdote, si rende presente Cristo, il Figlio del Dio vivo”. Non esiste un Francesco per il “dialogo tra le religioni”, ma un Francesco che parte con i crociati alla ricerca del martirio. Perché vuole annunciare ai Saraceni il Vangelo di Gesù Cristo, vero ed unico Dio.
Non esiste un Francesco contro la ricchezza della Chiesa. Anzi, esiste un Francesco che vuole una Chiesa ricca e degli uomini di chiesa servitori poveri di essa. Francesco amava il “decoro dei paramenti sacri” e ordinava ai fraticelli di conservare le ostie consacrate in pissidi d’oro. Forse è difficile accettarlo. Ma non possiamo fingere. Molti di noi conoscono un san Francesco finto che non è mai esistito. Un’idea, più che una persona vera!
Il san Francesco vero è un testimone di Cristo e della sua Chiesa. Il santo giusto al momento giusto.
Mi meraviglia la forza di quest’uomo chiamato Francesco, la sua vita, la sua spiritualità, la sua passione per i piccoli e i poveri, il suo desiderio instancabile di conformarsi a Colui che un giorno gli si è manifestato come il Signore della vita. Egli che all’inizio della sua giovinezza voleva “spaccare il mondo” si è trovato lentamente, ma totalmente a cambiare il suo indirizzo di vita, i suoi progetti, i suoi ideali… Il suo desiderio di entrare nel mondo e di provare a cambiarlo con l’aiuto e la forza del solo Vangelo. Cit. P. Virgilio M. ofm
I segni che in lui attendeva: il mondo dei lebbrosi, gli occhi luminosi di Chiara, il desiderio dei suoi fratelli di stare sempre con lui, l’ascolto del Santo Vangelo, i lunghi momenti di silenzio davanti al crocifisso esposto a San Damiano; ecco i segni che lui desiderava, che aspettava dove era scritto “la chiamata di Dio a seguirlo sulla via della povertà e dell’amore”.
È il tempo del risveglio che risale dal profondo. È il tempo di rifiorire e di dire a se stesso: “Sono consapevole che non cambiano le regole, ma credo in un amore che vince sempre nelle tenebre”.
“Credere” è il verbo che ricorre di più nella vita del Santo e forse è anche quello che di più richiama il coraggio di rischiare, di fidarsi, di ricominciare. Cit. P. Ausilio T. ofm.
Francesco d’Assisi ha fatto questo cammino di scoperta sincera del proprio credo, dove, rileggendo la sua vita, ha scoperto che l’amore non va dato per scontato.
L’Ordine dei Frati Minori si dispone a celebrare nei prossimi cinque anni, avvenimenti straordinari che hanno protagonista S. Francesco d’Assisi:
• regola dei frati minori;
• presepio di Greccio;
• stimmate di San Francesco;
• cantico di Frate Sole;
• morte del Santo.
Sono eventi di grazia da vivere in pienezza insieme alle Sorelle Clarisse, Fraternità Dell’Ordine Francescano Secolare insieme a tutti i devoti del glorioso patrono d’Italia. Cit. P. Lorenzo C. ofm.
Giancarlo Carletti,
diacono in servizio presso la parrocchia di San Rocco in Olevano R.