San Nicola di Bari a Pozzaglia: antica e ricca tradizione

La chiesa parrocchiale dedicata a San Nicola di Bari, era già esistente nel secolo XV, come ricorda l’iscrizione su una campana, menzionata dal cardinale Andrea Corsini nella Visita canonica avvenuta a fine settecento, e non risulta consacrata come attesta il cardinale Carlo Odescalchi nella sua Visita canonica del 1835.

La facciata è quasi completamente nascosta e solo un portale in pietra sovrastato da un timpano indica la chiesa. L’interno è ad un’unica navata con soffitto a cassettoni. Tra gli anni sessanta e ottanta sono stati rimossi l’altare maggiore in marmi policromi e il baldacchino che lo sovrastava, sostituiti da un coro ligneo e da un nuovo altare. Nel presbiterio è presente un affresco del secolo XVI, di autore ignoto ma di pregevole fattura, nel quale è raffigurato il Cristo crocifisso con ai lati San Nicola di Bari e un Papa, verosimilmente San Gregorio Magno. Ai lati dell’affresco due vetrate che raffigurano Sant’Ulpia e Santa Giovanna Antida Thouret. Sotto l’altare maggiore è conservato in un’urna il corpo di Sant’Ulpia Candidia Martire, patrona di Pozzaglia. Pregevole il tabernacolo ligneo a tempietto del secolo XVII. Sui due lati della navata un ciclo di vetrate ispirate dal “Cantico di Daniele”, nella parete di fondo una vetrata che raffigura il Sacro Cuore.

Sono presenti tre cappelle per lato, in quella dell’Addolorata si trova una macchina processionale in legno dipinto dei primi anni del Novecento e un Cristo morto in cartapesta del secolo XVII. Due cappelle con altari di foggia barocca, con colonne, trabeazioni a timpano spezzato e stucchi, sono dedicate a Sant’ Antonio di Padova e a Santa Agostina Pietrantoni.

In quest’ultima si conservano le sue spoglie mortali e il fonte battesimale (sec. XVII), dove ricevette il sacramento del Battesimo il 27 marzo 1864. Sul lato sinistro del presbiterio si trovano tre lapidi della famiglia Maccafani, originaria di Pereto (AQ), che soggiornò in paese nei secoli XVI-XVII. Nella cappella di Sant’Antonio di Padova due lapidi e un busto marmoreo (sec. XVII) di Caterina Basilici, nobildonna originaria di Orvinio, che fece costruire la cappella dedicandola all’Assunta e se ne riservò il diritto di patronato.

A seguito dell’emigrazione dei pozzagliesi per ragioni di lavoro, si è verificata una progressiva diminuzione del numero di residenti, e oggi la popolazione parrocchiale si aggira intorno alle cento anime, quasi tutte in età avanzata. Buona è la partecipazione alle funzioni religiose e alle iniziative della parrocchia. In occasione delle festività si assiste a un ritorno in paese dei non residenti. Le feste principali che si celebrano in paese sono quella di Sant’Ulpia (memoria liturgica il martedì dopo Pentecoste e festa popolare la domenica della Trinità) e quella di Santa Agostina (memoria liturgica il 13 novembre, ricorrenza della sua morte, e festa popolare la seconda domenica di settembre).

Collaborano con la parrocchia tre associazioni di fedeli laici: i “Devoti di Santa Agostina”, le “Sorelle di Sant’Ulpia” e l’associazione di promozione sociale “Fedeli di Santa Agostina”.

Prezioso è l’apporto delle “Suore della Carità” presenti in paese che coadiuvano il Parroco nelle attività pastorali.

Maurizio Sinceri